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lunedì 22 ottobre 2018

R 190 Scubapro, passa il tempo ma lui resiste


Il mio primo Octopus fu un usato, acquistato da un istruttore di Genova, mi ha servito fedelmente per le mie prime 30 immersioni, oltre a diverse altre volte in piscina e in ferie, dove lo utilizzo nel range dei 18/20 metri. É composto da un primo stadio Scubapro MK10 e da due secondi stati, rispettivamente un R190 e un M5. Oggi parleremo dell’R190, attualmente non più in produzione credo, ma ancora largamente diffuso tra i sub e vedremo il perché.
Non differisce da analoghi modelli, non si chiamano più R190 (se non erro rimpiazzato dall’ R195), hanno calottine leggermente differenti, tenete presente che nel corso degli anni, come per l’Abyss della Mares hanno cambiato le scocche), l’aspetto è il classico tondo e bombato che differisce dall’attuale stile R295.
L’R190 è un secondo stadio indistruttibile, dotato di effetto venturi quindi a offerta, ha una valvola classica non bilanciata. Come modello è datato nel senso che è stato fatto anni fa, ma come tecnologia è ancora piuttosto attuale.

Non è raro vederlo usato, l’ R190 come secondo stadio fonte d’aria alternativa, nella caratteristica calottina gialla o reso distinguibile da una frusta del medesimo colore.
L'ultima versione ha visto un restyling della calottina senza sostanziali cambiamenti da quella precedente.

Personalmente l’ho usato anche dopo il conseguimento del brevetto Advanced Open Water Diver, portandolo sino a 30 metri senza riscontrare problemi.
L’abbinamento con il primo stadio MK10, che è un primo stadio a pistone bilanciato, è una configurazione piuttosto comune, specie tra i sub che si immergono da anni e meno avvezzi alle mode del momento.
La tecnologia impiegata nella realizzazione di questo primo stadio non è cambiata, tuttavia la Scubapro pare abbia preso alcuni accorgimenti, anche se i cambiamenti adottati non differiscono in maniera sostanziale a detta di molti.
La componentistica di ricambio/manutenzione si trova ancora piuttosto facilmente, quindi non ci sono problemi legati alla revisione .
Da tenere presente che se lo comprate usato (ve ne sono ancora, specie tra quelli gialli, diversi fondi di magazzino) sono da far revisionare, ragazzi non scherziamo, a quegli erogatori noi affidiamo la nostra vita la sotto e un erogatore revisionato è di fatto nuovo ed affidabile.
Se deciderete per l’acquisto di un usato, cosa che aiuta a contenere i costi non di poco spesso, o avete la fortuna di riceverli in regalo da qualcuno che ha smesso di immergersi, fateli revisionare prima dell’utilizzo (credo di essere ripetitivo), avendo cura di guardare anche lo stato delle fruste.
Indipendentemente da ciò se prendete un octopus usato, al momento della revisione fate controllare anche il manometro, nel punto in cui “L’orologio” ruota rispetto alla frusta dentro nello snodo c'è un tubicino con due o-ring farli sostituire può non essere una cattiva idea.
Raccomandazioni d’obbligo: revisione innanzitutto (credo di averlo già detto?), e provate gli erogatori in una immersione facile o in piscina subito dopo almeno un paio di volte, personalmente mi è successo che la prima immersione a 25 metri mi è andata benissimo e nella seconda montando lo scuba ha iniziato a perdere aria dal fondello il primo stadio mentre ero ancora fuori dall’acqua, nulla di grave, riportato indietro al manutentore e restituito come nuovo senza aggravio di costo.
Dopo la revisione a volte capita (non per imperizia del manutentore) che l'erogatore possa avere qualche diciamo "staratura" e trafilare aria.
Credo intorno all'inizio del secondo decennio degli anni 2000 fece la comparsa sul mercato questa serie di R 190 con la calottina bianca, sembra orientati al mercato femminile, la cosa però sembra non ebbe una larga diffusione.
Nel rimessaggio per il periodo di inattività, tempo fa un amico,  mi suggerì di posizionare un tappo di sughero tenuto con due elastici sulla calottina che non sarebbe così rimasta in tensione. Al tempo la cosa mi sembrò bizzarra, lo divenne meno quando vidi queste foto della Scubapro che pubblicizzavano un nuovo prodotto.

una sorta di chiavetta che si posiziona sopra la calottina tenendola schiacciata.
Spero di esservi stato utile qualora decideste di servirvi di questa vecchia gloria della Scubapro, ovviamente io qui ho espresso soltanto la mia opinione personale, nulla vi dispensa di approfondire per conto vostro ed appurare quanto ho espresso.Buone Bolle! 

 Fabrizio Gandino
"Subacqueodisuperficie"



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