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lunedì 8 ottobre 2018

“Casio Divers Club” , Il Club di subacquei più piccolo del mondo



Tutto ebbe inizio “per colpa” della smisurata passione per il mare di Roberto Puzzarini, un tranquillo geometra in quel di Badi – Castel di Casio, la cui a vista sul bacino di Suviana non gli bastava, non c’era abbastanza acqua per lui, forse.
Formatosi alla scuola della leggendaria Scuba Teknica di Andrea Neri, insieme al suo Buddy storico Maurizio Bachi, iniziò a muovere le prime pinnate; dovete pensare che a quei tempi la subacquea ricreativa come la intendiamo oggi, cominciava a muovere i primi passi, di fatto ogni tizio che entrava in acqua con una bombola sulla schiena senza farlo per mestiere era una sorta di pioniere e ambasciatore al contempo.
Con il tempo raccolse intorno a sé uno sparuto gruppo di subacquei con cui iniziare a fare puntate nell’arcipelago toscano e sulla riviera ligure, tra questi spiccavano Gianni Mattarozzi e Gianni Balduccelli (detto il Prof), quest’ultimo famoso per due sue capacità a dir poco leggendarie: una abilità da scofanatore di spaghettate olimpionico e altresì il dono di compensare in discesa con qualsiasi movimento del corpo.
Nasce così il primo embrione del Casio Divers Group, "uno dei più piccoli club di Subacquei d’Italia e forse del globo", come ama spesso ricordare Roberto nelle sue presentazioni.
In effetti ha quantomeno dell’incredibile il radicamento che questo gruppo di amici in primo luogo e di immersione in secondo, ha avuto in un enclave montana dell’Appennino Tosco-emiliano (praticamente sotto casa di Francesco Guccini) non proprio vicinissima al mare.
Anno dopo anno attraverso una passione grande quanto il mare e con un impegno che solo quest’ultima può nutrire, Roberto e i suoi si sono ritagliati uno spazio nel panorama associativo culturale dell’Alta Valle Reno, sino a sconfinare in un solidalizio ormai ventennale con il CentroServizi Diving – Associazione Uomo Ambiente di Tina Gori di Quarrata.
Cosa fa il Casio Divers Group? Beh organizzerà corsi e immersioni per i suoi membri direte voi… non solo. In realtà il Gruppo fa parte di una dimensione culturale di associativismo più ampia e variegata del “Gruppo Casio” (di cui il gruppo è una sezione) , un associazione con finalità ludico-culturali di Castel di Casio (BO).
Inoltre le collaborazioni con l’associazione “Uomo Ambiente” e la natura stessa aperta e gioviale di Roberto lo avevano portato a considerare un idea che sarebbe diventata vincente: comunicare anche ai non sub la sua passione.
E come? Attraverso la fotografia, i filmati, i colori, le forme di un mondo che le persone conoscevano solo marginalmente, Porretta Terme era lontano dal mare? Beh lui avrebbe portato il mare ai Porrettani!
Aiutato anche da Gianni Mattarozzi, speacker per passione di una radio locale di Silla di Gaggio Montano, RDM (Radio Dimensione Musica), iniziarono a parlare e far conoscere le attività e la subacquea anche radiofonicamente.
Dalle prime proiezioni di diapositive in piccole sale parrocchiali, e sedi comunali, il riscontro sempre maggiore di pubblico e consensi, specie delle famiglie, lo aveva incoraggiato ad andare avanti, sino ad iniziare una proficua e costruttiva collaborazione didattica (pro bono) con le scuole elementari dell’Alta Valle Reno.
L’effetto fu dirompente, i bambini arrivavano a casa entusiasti citando nomi di pesci e creature sino ad allora sconosciute, le maestre integrarono nel percorso didattico di scienze naturali le lezioni di Roberto sulla fauna e flora marina, con largo entusiasmo dei piccoli studenti e dei docenti.
Da qualche anno inoltre, oltre alle dimostrazioni/prove gratuite in piscina di immersione con respiratore e bombole, grazie alla partecipazione di Tina Gori e dell’immancabile amico Maurizio Bachi, che adulti e bambini aspettano con un misto di desiderio e curiosità, si è affiancata la collaborazione didattica della “settimana dello sport”, dove gli
studenti più grandi delle medie possono scegliere di provare l’emozione di respirare sott’acqua in piscina.
A questo punto arrivo anch’io, credo fosse un giugno 2015, quando durante una manifestazione pubblica del Gruppo Casio, alla quale eravamo presenti con un piccolo gazebo anche noi della sezione subacquea, parlando del più e del meno, venne fuori che avevo iniziato a raccogliere le conchiglie (gusci vuoti) dal litorale e avevo cominciato a studiare per imparare a riconoscerle.
Roberto colse la palla al balzo, e mi chiese di imbastire un progetto didattico volto a far conoscere il mondo dei molluschi ai bambini e ai loro genitori.
L’idea che si fece strada nelle nostre teste era un piccolo percorso conoscitivo delle conchiglie più comuni che un genitore e un bambino a spasso insieme per la battigia avrebbero potuto trovare, da lì dargli i primi rudimenti di biologia marina, usando la curiosità come chiave d’accesso alla conoscenza e attraverso questa al rispetto per il mare.
Il progetto è andato avanti con pieno successo, sebbene subordinato alle attività di famiglia e lavorative dei membri del gruppo.
Tempo fa, discutendo con una collega di lavoro, mi disse che uno dei suoi gemelli era tornato a casa da scuola, non sapendo che ero stato lì, dopo una mia lezione, aveva iniziato a sciorinare i nomi di ogni conchiglia che vedeva … che dire, sono soddisfazioni.
Ad oggi il Casio Divers Group, può vantare una rassegna stampa locale di tutto rispetto circa le sue attività, ma questo è nulla rispetto all’entusiasmo dei bambini quando riconoscono in giro in nostri sub che hanno conosciuto in piscina o a scuola.
Forse un Bambino che oggi ama il mare diverrà un adulto che lo rispetterà a sua volta ed insegnerà lo stesso ai suoi figli? Un bel sogno forse, ma qui, in questo sperduto angolo dell’Appennino un piccolo gruppo di amici, un piccolo gruppo di subaquei ricreativi non si è limitato a sognarlo e basta.

Buone Bolle



Fabrizio Gandino
"Subacqueodisuperficie"



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