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sabato 25 gennaio 2020

I subacquei di superficie incontrano la profondità – Incontro con Andrea “Murdock” Alpini







Serata piovosa questa del 24 gennaio 2020, per i nostri sub del Casio Divers Group, ci muoviamo alla volta di Viareggio per un appuntamento patrocinato dagli amici del Gruppo Subacqueo Artiglio, di cui vi avevamo già parlato in precedenza.
Lo storico gruppo viareggino ha organizzato un evento presso il Club Nautico Versilia - Piazza dei Palombari dell'Artiglio, Viareggio.
Presenti all'evento , molte facce note del panorama subacqueo della Toscana che non possono essere ignorate da chi pratica questo nostro sport, la sala, manco a dirlo, gremita.
Ospite della serata Andrea “Murdock” Alpini, sinceramente non ho avuto l'ardire di chiedere al diretto interessato, se il “Murdock” sia solo un soprannome o parte del suo cognome dal momento che quelli della mia età ricorderanno sicuramente il personaggio
impersonato da Dwigth Shultz nella famosa serie TV “A-Team”. Parliamo di un autentica eccellenza della subacquea tecnica che nel corso della serata ha presento il suo libro "Andrea -Murdock- Alpini - DEEP BLUE: storie di relitti e luoghi sommersi", edito da Magenes, 2019 .
Il tema della pubblicazione riguarda l'attività del giovane video-maker subacqueo a spasso tra laghi e mari di tutto il mondo alla ricerca, non solo dei relitti, ma della loro storia e delle atmosfere e storie che ancora aspettano in massima parte di essere narrate.
La Biografia dell'autore è presto raccontata: Andrea “Murdock” Alpini è istruttore e subacqueo tecnico. Svolge questa attività da oltre vent'anni, ha iniziato nel 1997 con l’immersione a circuito aperto che ancora oggi pratica e studia negli aspetti decompressivi.
La cosa in sé è piuttosto singolare e in controtendenza, vista l'attitudine comune nella subacquea professionale, nel caso di lunghe permanenze sotto la superficie, di apparati di respirazione a circuito chiuso (rebreather) che lui ovviamente non impiega per scelta.
Quel che colpisce subito di Andrea è la passione che trasmette in modo genuino ed onesto nei suoi racconti e al suo pubblico della serata a cui servono non più di qualche minuto per pendere dalle sue labbra.
Lui si definisce un appassionato di storia navale e relitti profondi, s’immerge su scafi che giacciono in fondo al mare o ai laghi, documentandoli con immagini e report. Collabora con diverse riviste di settore su cui tiene rubriche dedicate alla subacquea tecnica e alla divulgazione della cultura dell’immersione profonda su relitti.
Socio dell’Historical Diving Society Italy, organizza spedizione su relitti e immersioni in luoghi insoliti., collaborando con PHY Diving Equipment e Giò Sub Illuminatori Subacquei, conduce attività di ricerca e documentazione dei relitti.
La serata parte con una breve presentazione dell'ospite, di un emozionata Barbara Lippi, presidente dell'Artiglio, il quale non perde tempo e passa subito ad illustrarci il primo dei suoi filmati: una gondola Lariana, opera dei maestri d'ascia del lago di Como affondata intorno alla metà del 1800, e adibita al trasporto sul lago di sacchi di calce idraulica, durante un fortunale sullo specchio lacustre, per proseguire con le immagini del piroscafo lacustre Plinio affondato nel lago di Mezzola.
In questo caso l'autore ci ha spiegato le difficoltà spesso insite in immersioni, che seppure non ad eccessiva profondità sono rese ostiche dalla temperatura e dalla visibilità spesso ridotta, che riduce notevolmente la percezione dello spazio e della propria posizione nello stesso.
Dopo è stata la volta della petroliera Haven, relitto che non ha certo bisogno di presentazioni per i sub, in questo caso abbiamo avuto una stupenda visione della penetrazione delle sue stive.
Poi è stata la volta di una bettolina fluviale armata, adibita dalla marina tedesca, al pattugliamento dei litorali italiani, durante il secondo conflitto mondiale, sita al largo di Finale Ligure, in località Capra Zoppa. Fondamentale in questo caso per l'identificazione, sono state le testimonianze dei pescatori del luogo.
Poi è stata la volta di un altra icona: l'U-boat 455, sommergibile affondato al largo di Punta Chiappa e ritrovato da Lorenzo del Veneziano nel 2005, con tutta probabilità ha al suo interno ancora l'intero equipaggio, normalmente composto da 54 uomini.
A distanza di mezzo secolo la missione che stava portando a termine, si trova nelle acque antistanti Portofino, la causa dell'affondamento rimangono un mistero; l'ultimo messaggio radio dell'U-455 venne inviato il 2 aprile 1944 quando il sommergibile lasciò la sua zona di pattugliamento a nord di Algeri diretto alla base di La Spezia.
Poi la motonave “Viminale”, affondata al largo di Palmi (RC) , nota a molti come “Il Titanic Italiano” , fu un piroscafo di lusso varato nel 1925 per conto del Loyd Triestino. Si trattava di un transatlantico che faceva rotta fino ai porti del Giappone e venne silurata, al largo della costa di Palmi , il 25 luglio1943 da un motosilurante americano, mentre era trainata dal porto di Palermo a quello di Napoli per alcune riparazioni.
Le successive riprese ci spostano nel mare d'Irlanda alla volta del relitto della RMS Justicia, un transatlantico da 32.000 di proprietà della White Star (la stessa compagnia che costruì il Titanic) tonnellate riconvertito a trasporto truppe e affondato durante la prima guerra mondiale ad opera del sommergibile tedesco UB 64 il 19 luglio 1918.
Successivamente l' Audacious affondato al largo di Scapa Flow (Scozia) nelle inquiete acque dell'Oceano Atlantico. L'autore ha rimarcato, come in questo genere di immersioni, l'incognita visibilità e la certezza invece di forti correnti, costringano ad una pianificazione molto meticolosa dell'immersione.
Sempre nelle stesse acque, abbiamo visto le riprese della SMS Markgraf, servì nella Marina del
Kaiser durante il primo conflitto mondiale. Commissionata nel novembre 1911, fu varata il 4 giugno 1913.
Alla fine della guerra, la Markgraf fu condotta insieme alla maggior parte della squadra navale presso la base di Scapa Flow mentre venivano discusse le clausole del Trattato di Versailles. Il 21 giugno 1919 il contrammiraglio Ludwig von Reuter preferì ordinare l'autoaffondamento dell'incrociatore pesante e di altre unità, piuttosto che far cadere la flotta in mani britanniche. Al contrario di molte altre navi che sono state recuperate per essere demolite, il relitto della Markgraf giace, rovesciato, sul fondo della baia.
Per concludere i relitti è stata la volta del sommergibile tedesco UB 116, della marina imperiale tedesca durante la prima guerra mondiale. La storia di questo mezzo è interessante: UB-116 fu durante un tentativo di sbarco nella base di Scapa Flow, ancora oggi non si sa se per diserzione o per un ultima disperata offensiva /sabotaggio per attaccare le unità della grande flotta britannica ivi ormeggiata,  fu affondato da una mina telecomandata al largo delle Orcadi. Ormai ferito a morte ed incapace di navigare, l'UB 116 fu colpito successivamente da cariche di profondità, condannando definitivamente all'inevitabile destino i 36 marinai di equipaggio.
Serata terminata? Manco per sogno! Andrea “Murdock” Alpini, a questo punto ci ha mostrato i filmati della sua spedizione nella Thundra siberiana, “Russia Orda Cave”, i panorami mozzafiato, anche se in acqua dolce della Russia meno conosciuta, temperature esterne di – 20° e l'acqua “calda” a + 4C°. La grotta dell'Orda è una grotta di cristallo di gesso trovata sotto i monti Urali occidentali. La foce è vicino alla riva del fiume Kungur appena fuori Orda, Perm Krai in Russia. Il sistema di grotte si estende per 5,1 chilometri con circa 4,8 chilometri per tutta la lunghezza sott'acqua. Anche qui visioni spettacolari nel candore della roccia che a volte si sfalda sotto il gorgogliare delle bolle dell'erogatore. Ultima cosa, un gustoso assaggio, qualche accenno dell'ultima impresa di Andrea: un sistema di grotte nel paese di Vlad Tepes, “Isverna Cave” in Transilvania, ma per questo dovremo tenerci tutti la curiosità sino a Febbraio dove lo presenterà a Bologna durante l'Eudi Show del 2019. Foto d'obbligo con l'autore e acquisto del suo libro magnifico pieno di immagini e sopratutto di storia ed emozioni. Che dire!? Sono in massima parte immersioni nel quale non mi cimenterò mai, ma nonostante questo non posso dire non esercitino un fascino su ognuno di noi. I viareggini dell'Artiglio non sbagliano mai un colpo, e noi non vediamo l'ora di essere ancora con loro ad un evento.



Link:
Andrea “Murdock” Alpini - http://www.giosub.com/website/index.php/andrea-murdock-alpini
Piroscafo fluviale “Plinio” : https://www.scubaportal.it/relitto-plinio.html
MV “Viminale” - https://www.scubaportal.it/motonave-viminale-sogno-italiano-2019.html
RMS Justicia - https://en.wikipedia.org/wiki/SS_Justicia
HMS Audacious - https://en.wikipedia.org/wiki/HMS_Audacious_(1912)
SMS Markgraf - https://it.wikipedia.org/wiki/SMS_Markgraf
Orda Cave - https://www.submagazine.it/orda-cave-nel-gelo-della-russia/


Fabrizio Gandino
Subacqueodisuperficie”