Forse non l’ho
ancora detto, ma sono un brevettato con didattica PADI, una delle
cose che nel corso mi fu ribadita dai miei insegnanti, era la
possibilità che l’immersione poteva andarsi a far benedire per una
serie di ragioni tra le più diverse:
1) dimenticare pezzi
dell’attrezzatura a casa, perché si è frettolosamente fatto il
borsone la sera prima e non lo si è controllato a dovere
2) il peggioramento
improvviso delle condizioni meteo (o qualche proprietario di Diving
poco corretto che ti da indicazioni troppo ottimistiche)
3) la rottura o
perdita di parti dell’attrezzatura essenziali per l’immersione.
Ora, per il numero
uno c’è poco da fare, ragazzi tocca metterci testa e non fare le
cose di fretta, una buona immersione checchè se ne dica parte da
casa tua, quindi con calma e possibilmente in modo metodico ci si
prepara l’attrezzatura verificandone lo stato.
Anche per la seconda c’è
poco da fare, ma oggi parecchi siti di immersione hanno loro stessi,
o li hanno i porticcioli turistici vicini, delle web cam costantemente
collegate, quindi fidarsi è bene...non fidarsi è meglio.
Per la terza
possibilità, beh esiste il “Kit Salva-Immersione” o “Kit di
Ricambi”.
Questo sconosciuto,
spesso sottovalutato, che ha salvato le mie e le
immersioni di altri, viene ampiamente citato nel manuale di base Open
Water Diver.
Cito pedestremente
il manuale “Poche situazioni sono più frustranti del dover
rinunciare ad una giornata di immersioni per una cosa così
banale come il cinghiolo di una pinna o un ricambio mancante.
Farsi un kit di
ricambi non richiede né troppo sforzo, ne un eccessivo impegno
economico, consente invece di ridurre al minimo la possibilità di
perdere un immersione per un problema di così poco conto, come la
rottura di un cinghiolo.
Un Kit di ricambi
si mette insieme raccogliendo tutte quelle cianfrusaglie che si
consumano, si rompono o scompaiono nel momento meno indicato,
mettendole con alcuni utensili fondamentali in un contenitore a
tenuta di umidità e riponendolo dentro la borsa da sub….”.
La lezione continua
con un elenco di pezzi che non dovrebbero mancare: Cinghiolo della
maschera (oggi se ne trovano nelle fiere con il velcro e si adattano
pressochè ad ogni maschera di marca e modello), Cinghioli per le
pinne (Io suggerisco anche del sagolino elastico marino e delle
fascette da elettricista, O-Rings (guarda bene le taglie e misure che
utilizza la tua attrezzatura), Grasso al silicone (Le cerniere delle
semistagne e stagne ne vanno pazze, come gli O-Ring delle tue torce
subacquee), Reggisnorkel (ve ne sono di assai semplici costituiti da
due anelli di gomma uniti da una striscia), Neopreme liquido (serve
per piccole riparazioni e se sei fuori per una trasferta di qualche
giorno), Nastro adesivo a prova d’acqua (questo non l’ho mai
usato), Fibbia a sgancio rapido (si trova nelle fiere o nelle
mercerie), Coltellino multiuso (avete presente McGyver?), pinza
multifunzione come quelle di marca Leatherman, una chiave inglese
regolabile (le varie case differiscono per misura sugli inserti
esagonali), cacciaviti (spesso le pinze multifunzione ne sono
forniti).
Io aggiungerei un
set di chiavi a brugola, lampadine di ricambio (se usate ancora torce
alogene), fascette da elettricista di varie misure, anelli
portachiavi in acciaio inox, moschettoni inox o di plastica
resistente, del sagolino sia elastico che normale di nylon, pile di
ricambio(cambiatele ogni stagione usandole e rimpiazzandole), una
chiave a pappagallo da idraulico.
Ok so cosa state per
dirmi, ma così se tutti ci portiamo tutta sta roba, serve un muletto
e un altro borsone; in realtà se siete un gruppo è sufficiente che
uno solo di voi abbia tutta questa roba e potreste fare a turno, e poi non
occupa poi così tanto spazio.
Ovviamente esistono già dei Kit in commercio, ma credetemi, di solito sono molto cari, carini e inutili, più che altro perchè ogni sub ha un attrezzatura personalizzata negli anni e quindi conosce le proprie esigenze da soddisfare e non sono quasi mai uno standard.
Nelle foto vedete il
mia che sta dentro uno zainetto che porto al seguito, in genere molti
Diving sono attrezzati per rispondere a queste piccole emergenze, ma
non datelo mai per scontato, specie in barca.
Il mio kit salva immersione |
Mi sono conquistato
l’imperitura gratitudine di alcuni grazie al mio kit, ed il
ringraziamento di altri per aver pressato che ne avessero uno.
Prossimamente
esploreremo alcune “soluzioni creative” per un kit un po’ più
“Mc Gyver”, credo che molti rimarranno stupiti vedendo oggetti
che non hanno nulla a che vedere con la subacquea, quanto possono
rivelarsi utili per essa.
Frattanto… Buone
Bolle!
Fabrizio Gandino
"Subacqueodisuperficie"
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