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sabato 4 aprile 2020

Una stella assai sfuggente



Nelle mie estati di bambino, vissute in massima parte a S.Antioco, viziato da nonni e zii, non era raro che passassi i miei assolati pomeriggi a bighellonare alla “Marina”, per chi conosce l'isola si tratta oggi del porticciolo delle barche. All'epoca in quella che oggi si chiama Piazza Ferralasco, c'era invece il circolo dei cannottieri, qualche panchina in ferro dipinta di verde, e dei cespugli dove la poca cura permetteva purtroppo di incappare in qualsiasi tipo di rifiuto. Il molo era molto diverso da oggi, non vi era il marciapiede, tutto era al piano strada, ma la parte bagnata dai flutti era fatta di
foto di Marco Moretti
lastre di granito vulcanico (Perda e'pibiri) inclinate a 30° sin dentro l'acqua della prospiciente laguna. In un locale di S.Antioco, di cui non farò il nome, v'erano un sacco di foto in bianco e nero dei tempi passati, su quel molo di pietre c'era una scena credo dell'immediato dopoguerra, che raffigurava i pescatori con le loro prede, durante la mattanza dei delfini. Lo so oggi inorridiremmo tutti. Scusate ho divagato sul sentiero dei ricordi, insomma in calzoncini corti e canotta bighellonavo spesso alla “Marina”, osservando i gabbiani, le barche dei pescatori, riempiendomi i polmoni di quell'odore di salsedine, di pesce essiccato dato dalle reti e nasse messe ad asciugare al sole. Spesso mi capitava di vedere, impigliate in quest'ultime delle bizzarre creature, mi dissero che erano stelle marine, ma io ero abituato a vedere Stelle Spinose (Astropecten johnson) e quindi mi parve
strano. Aveva un corpo centrale è di forma pentagonale, arrotondata, da cui dipartivano 5 braccia cilindriche sottili, come piccoli tentacoli. Più tardi negli anni facendo snorkneling prima e con il brevetto di imersione Open Water poi non ebbi a vederne altre, vive perlomeno, sino a quando non presi conseguii il brevetto avanzato e feci le mie prime notturne a Calafuria. A quel tempo sapevo di cosa si trattava ormai, si trattava della Stella serpentina (Ophioderma longicauda - Bruzelius, 1805). Questa strana stella la si incontra su fondali dentritici, rocciosi e in vicinanza delle praterie di Poseidonia da pochi metri fino i 100 metri di profondità.

Può raggiungere una dimensione di 28 cm di diametro.

Il corpo centrale è di forma pentagonale da cui partono 5 braccia cilindriche sottili.
La colorazione è variabile dal nero al bruno scuro, ma gli individui che si possono trovare più profondità hanno una colorazione che va dal verde al rosso oppure al bruno chiaro. In alcuni individui è possibile apprezzare chiazze chiare o di altro colore sul disco centrale così come le braccia possono avere delle anellature di colore diverso dal colore di fondo. La parte ventrale è comunque più chiara. Le braccia a sezione tonda sono munite di minuscoli aculei.
E' abbastanza diffusa e facile da incontrare se si conoscono le sue abitudini.


Infatti appartiene ad una specie sciafila (che preferisce l'ombra) pertanto di giorno rimane nascosta negli anfratti e sotto le rocce, esce soprattutto di notte. Ed è appunto di notte che riuscii a vederla con chiarezza sul rientro dall'immersione quando ormai ero nel golfetto sotto la torre di Calafuria.
Una caratteristica particolare di questa specie è la velocità dei movimenti. Infatti se infastidita fugge abbastanza velocemente, direi anzi che è proprio fotofobica come molti molluschi. Si tratta di
una specie di Echinoderma della famiglia Ophiodermatidae. Per quel che riguarda la sua diffusione possoiamo dire che è comune nel Mar Mediterraneo e nell'Oceano Atlantico orientale, dalla Gran Bretagna fino all'Angola e alle Azzorre.
Si riproduce in primavera e in estate. Echinoderma, è un organismo bentonico caratterizzato dalla presenza di uno “scheletro” calcareo formato da piastre , saldate o articolate, posto sotto l’epidermide detto dermascheletro, spesso rivestito di tubercoli o spine presenza che dà il nome al philum. Altra caratteristica di tutti gli organismi del philum è la cosiddetta simmetria pentamerale; il corpo è cioè suddiviso in cinque settori disposti attorno ad un asse centrale. Ed è forse questa la caratteristica che ha indotto gli studiosi a comprendere nello stesso philum organismi dall’aspetto tanto diverso. Troviamo in questo philum cinque classi:
– crinoidei
– oloturioidei
ofiuroidei
– asteroidei
– echinoidei

Gli ofiuroidei (il nostro caso) si distinguono facilmente dagli asteroidei per la netta distinzione fra disco centrale e braccia; queste ultime sono sottili e flessibili e a sezione circolare.
Negli ofiuuroidei troviamo due ordini:
ofiure
euriali.
Sulla sua alimentazione possiamo dire che si tratta di una specie carnivora, si nutre tanto di detrito organico che di cadaveri. Può, in alcune occasioni, cacciare anche piccoli organismi.



NOME SCIENTIFICO

Ophioderma longicaudium, Ophioderma longicauda
NOME COMUNE

stella serpentina liscia, stella fragile nera
ALTRI NOMI




    Smooth brittle-star (EN)
    Ophiuire brune (FR)
    Ofiura lisa (ES)


UBICAZIONE PREVALENTE

intero mediterraneo
TERRITORIO ABITUALE

fondali rocciosi, sassosi o fangosi
PROFONDITA’ PREVALENTE

0-100 metri
CARATTERISTICHE

molto comune ma spesso nascosta sotto i sassi



POSSIBILITA’ DI INCONTRO

normali

Foto di Marco Moretti


Buone bolle!


Fabrizio Gandino
Subacqueodisuperficie”














Marco Moretti


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