"Devo sottolineare come non mancherà
mai di meravigliarmi, come la curiosità dei bambini, il loro porre
domande mai insensate e solo apparentemente ingenue, non smetterà
mai di meravigliare.
Mentre spiego loro come un polpo di
qualche etto riesca a passare per fori di pochi cm di diametro,
oppure di cosa pensassero di lui gli antichi greci e latini (e pure
mio nonno... è una storia lunga)..."espositore di conchiglie che ho donato a questa scuola due anni fa |
Ore 10.30 di martedì 28 Maggio 2019,
mi trovo presso le scuole primarie di Castel di Casio, cuore
dell'Appennino Tosco Emiliano a dire il vero sono in filino nervoso,
tornare tra i banchi di scuola per essere interrogato può farmi
questo effetto. Al mio fianco c'è Roberto Puzzarini, ormai un
veterano di questo genere di cose, visto che, è stato proprio lui a
dargli la ruzzola (Il via), come si dice da queste parti.
Oggi sarò di nuovo, “docente per un
giorno”, un paio d'ore a dire il vero, dei piccoli studenti delle
scuole primarie e anche di quelli della classe d'infanzia; come ho
detto non è la mia prima volta qui, tuttavia è da qui che ho
cominciato.
In un angolo della sala comune, campeggia sulla parete, un piccolo espositore di conchiglie che ho donato a questa scuola due anni fa.
La lezione che terrò oggi, parla di un
abitante dei mari spesso sottovalutato: il Polpo.
In realtà i bambini, nelle settimane
passate hanno già incontrato Roberto per altre lezioni, sulle
tartarughe marine, la microplastica e una panoramica della fauna e
flora sottomarina che ha avuto modo di ritrarre/documentare nei suoi
anni di attività subacquea.
Il progetto che presento, è una novità
anche per lui, ne abbiamo solo parlato e ha visto la parte embrionale
del mio lavoro, quindi insomma quello sotto interrogazione alla fine
sono io :P .
Si parte con una presentazione di
slide, atte a dare ai piccoli i rudimenti di base su chi e cosa sono
i cefalopodi, per poi virare su alcuni filmati appositamente
preparati per loro.
E' inutile raccontarsela, i cartoni
animati piaccioni a grandi e piccini, e così tra una spiegazione su
comwe il polpo possa risolvere complicati problemi e l'ausilio del
polpo “ Dave” di “Pinguini di Madagascar” i piccoli vengono
introdotti alla conoscenza di una delle più affascinanti creature
dei nostri mari.
Devo sottolineare come non mancherà
mai di meravigliarmi, come la curiosità dei bambini, il loro porre
domande mai insensate e solo apparentemente ingenue, non smetterà
mai di meravigliare.
Mentre spiego loro come un polpo di
qualche etto riesca a passare per fori di pochi cm di diametro,
oppure di cosa pensassero di lui gli antichi greci e latini (e pure
mio nonno... è una storia lunga), di come reagisca in modo a volte
così “umano” quando è contrariato, non vedo il minimo calo di
attenzione.
Sono come spugne, traggono conclusioni,
formulano ipotesi, spesso con una lucidità che ha del sorprendente
per bambini che vanno dai 5 ai 10 anni, sono golosi di ogni aneddoto,
di ogni esperienza di cui possiamo parlare.
Sono due ore intense scandite dalle mie
parole che accompagnano i filmati montati da Salvatore Fabiano e me,
dagli scatti di Marco Moretti, alla fine Roberto ed io, riceviamo
degli elaborati fatti dai bambini più piccoli sul tema odierno.
Uno scatto del protagonista della lezione fatto da Marco Moretti |
Cosa stiamo facendo qui? Semplicemente
credo che noi adulti abbiamo spostato lo sguardo per incontrare
quello di questi bambini, forse gettare un seme, di curiosità, di
sete di conoscenza, di meraviglia, di bello, per vedere riflesso nei
loro occhi la meraviglia e forse un po' di invidia e ammirazione. Non
so quanti di loro diverranno mai dei subacquei e non è importante
alla fine, quel che speriamo è che quel piccolo seme darà i suoi
frutti con il tempo se nutrito, generando forse, degli adulti
migliori (certo non solo per merito nostro).
Nel pomeriggio torno a Bologna, sul
cellulare lampeggia il led dei messaggi in entrata su Whattapp, apro,
si tratta di una mia Ex-collega, i suoi figli sono studenti della
scuola dove sono stato nella mattina, mi saluta con la sua consueta
giovialità, comunicandomi che i ragazzi sono tornati a casa
entusiasti della lezione, poco dopo li sento in sottofondo chiedere
se mi sta mandando un vocale, vogliono partecipare anche loro al
saluto, ne consegue uno strafalcione linguistico che per poco non mi
manda fuori strada dalle risate.
Un sentito ringraziamento alle Maestre
e al personale delle scuole primarie di Castel di Casio per averci
accolto come al solito con familiare cordialità.
Per me e per noi del Casio Divers
Group, la subacquea è anche questo.
Buone Bolle!
Fabrizio Gandino
"Subacqueodisuperficie"
Complimenti a Fabrizio, che ha fatto un buon lavoro, vuoi come ricercatore, vuoi come estensore di questo interessante argomento che ha portato nelle scuole. ragazzi, bimbi, insegnanti, personale scolastico, e per ultimo lo scrivente, tutti seduti di fronte allo schermo è di fronte al relatore ,in attesa delle centinaia di informazioni che ci arrivavano dalla bocca di Fabrizio. condivido la citazione che la subacquea Non è fatta di sole bolle, gli insegnamenti, la divulgazione presso scuole od altri ambienti aggregativi, non solo per far conoscere il nostro mondo, ma per elargire cultura, dà una soddisfazione che non si può dire. Questi piaceri non si raccontano, si vivono! speriamo di riuscire a portare ancora, presso altre scuole, o presso altre comunità, questo eccellente lavoro, in futuro. Ancora grazie Fabrizio, a nome del Gruppo Casio Sezione Subacquea, e di tutti noi subacquei. Roberto Puzzarini
RispondiElimina