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sabato 5 gennaio 2019

VIDEOSUB


IL SUBACQUEO "VIDEO"

Dovete sapere che fare i video sotto la superficie del mare non è cosa di poco conto, 
anzi il conto delle attrezzature aumenta in maniera esponeziale.
Poi ci vuole un buon assetto e molta esperienza per poter fare video stabili. 
in questa foto sembro un professionista, ma devo ringraziare il mio amico e collega subacqueo,
Marco Moretti (fotosub), autore di questo scatto nella Riserva Marina di Portofino



Foto di Marco Moretti









 

Il nostro Marco Moretti in azione in mezzo ad un banco di castagnole. Scoglio delle Scole - Isola del Giglio (GR) 



Salvatore Fabiano 




Il San Pietro di Calafuria



Foto di Salvatore Fabiano
Ecco il San Pietro avvistato a Calafuria


Quest’anno passato il 2018 ha regalato a noi di questo gruppo, ed ai molti che frequentano Calafuria (LI), un bel po’ di avvistamenti di fauna sottomarina del tutto inaspettati, ma andiamo con ordine.

Salva e Florin

A giugno Elena ed io durante un immersione facile facile nei 18 metri alla prima cigliata appena fuori dal golfetto, ben infrattato tra le rocce il Cavalluccio Marino (Hippocampus hippocampus Linnaeus, 1758).
Un mesetto più tardi, durante un altra immersione, mentre rientravamo, questa volta con Yurika, Antonio, Massy ed io, i sub di una scuola di Massa ci segnalano sbracciandosi di avvicinarci a loro, meraviglia delle meraviglie sono tutti seduti sul fondale in cerchio attorno ad un metro e rotti di Rana Pescatrice (Lophius piscatorius Linnaeus, 1758).

Foto di Salvatore Fabiano
Ecco Ragazzi C'ho le prove!!!
Entrambe le volte avevo lasciato a casa la videocamera e quindi non posso mostrare foto di questi incontri, tanto che il buon Salvatore ci ha spesso perculato che senza prove fotografiche, ci eravamo inventati tutto.
Non così però è andata a lui, durante una notturna l’8 Novembre 2018 a Calafuria, nonostante la risacca ha fatto il colpo gobbo.
Durante un immersione notturna a Calafuria, insieme a Florin hanno avvistato qualcosa di raro da quelle parti: un San Pietro.
Sono circa le 23.00 quando squilla la messaggeria Whattapp del gruppo, e non solo ci comunica l’avvistamento, ma posta le foto ed il video che vedete là sotto.
Qualcuno di voi ora dirà: “Fabry ma se l’ha visto lui, perché non ha postato lui sto pezzo?”.
Dunque ...da dove inizio… oltre ad avere un fondoschiena così che fa provincia (Io il San Pietro non l'ho visto ancora), tanto da dover cambiare muta per farcelo entrare, essere un eccellente videomaker, un provetto sub, un superlativo pizzaiolo, dovete sapere che il nostro Salva è un po’ pigro per ste cose, ed alla fine mi ha detto..."Ganda un' ho tempo... fallo tu".
Ed eccomi qui quindi a scrivere per lui.

Foto di Salvatore Fabiano
Florin e il Pesce San Pietro

Il pesce San Pietro (Zeus faber, Linnaeus, 1758) è un pesce marino, esponente della famiglia Zeidae.
Nei mari italiani è abbastanza comune, ma io da quando mi immergo non ho mai avuto il piacere di vederne uno. Di solito vive su fondi mobili a sabbia o fango del piano circolitorale, tra 50 e 200 metri per quanto non siano rari avvistamenti in acque basse. E’ un nuotatore lento e vive solitario. Il suo periodo riproduttivo è la primavera, la sua dieta è costituita da altri pesci, molluschi, che cattura grazie alla sua particolare bocca.


Foto e riprese di Salvatore Fabiano






Bibliografia:
Atlante della fauna e della flora Marina dell’Adriatico nord-occidentale” Attilio Rinaldi – Editrice la Mandragora
Pesci dei mari Italiani” Paolo Manzoni – De Agostini
Guida della fauna Marina Costiera del Mediterraneo” Luther/Fiedler – Franco Muzzo Editore

Fabrizio Gandino "Subacqueodisuperficie"
per quel pigrone di
Salvatore Fabiano 




lunedì 31 dicembre 2018

Buon 2019! Un anno pieno di bolle per tutti



Buon Anno 2019
E
Tantissime buone bolle

a

Tutti


Composizione di Salvatore Fabiano

Foto di Salvatore Fabiano
Immagine di Fabrizio Gandino

Buon 2019!


Fine anno, tempo al solito di bilanci, auguri, progetti.
E in questa giornata mi piace ricordare ognuno di voi e tutti insieme.
Ognuno perché singolarmente siete persone uniche: caratteri talmente diversi tra loro, con talenti specifici. Ognuno perché ognuno di voi mi ha dato molto, in insegnamenti, nel comportamento, in spensieratezza e in riflessioni.
E tutti insieme, perché io sono una solitaria, anche in montagna vado quasi sempre da sola e in acqua non si può, ma vi ho visti, ho visto la vostra disponibilità tra voi e verso di me. Non datela per scontata: non è cosa frequente. Ho visto amicizia tra voi. Ho visto ognuno così diverso essere accolto da tutti gli altri, ognuno valorizzato nelle sue capacità e aiutato nelle sue difficoltà.
Ho visto persone singole essere capaci di essere gruppo, certo per la passione che è comune a tutti, ma anche al di fuori di essa.
Inoltre, non nego che fare le cose da soli sia bello, ma condividere le emozioni vissute insieme è un’altra cosa.
A me vedere tutto questo dà gioia e serenità.
Lasciatemi un saluto particolare per Simonetta: ci sei sempre, pur non entrando in acqua. Certo ti piace il sole e l’aria del mare. Ma ci sei, controlli la posizione di chi si è immerso, non ti fai banalmente i cavoli tuoi. E per me sapere che quando esco ti ritrovo lì e domandi com’è andata e ti interessi è motivo di allegria ulteriore e di tranquillità. Quindi grazie Simo!

A voi che leggete auguro di trovare o essere in un gruppo di questo questo tipo, con persone tanto pazze fuori dall’acqua come attente e coscienziose in immersione.
A tutti un augurio di un 2019 che riempia i vostri occhi di bellezza.



Elena


DiveSystem , quando un lavoro diviene passione e amore per la qualità


Ok chiariamo subito, non mi hanno pagato :)
Era il 15 di Dicembre 2018, Massy, Miky Elena ed io ci siamo messi in viaggio alla volta di Follonica, meta la sede della DiveSystem.



Avevo visto per diverse volte di filea il loro stand al centro dell’Eudi Show a Bologna, e avevo acquistato presso di loro molti dei miei accessori, e poi dai, non v’è modo migliore di conoscere la propria attrezzatura che vedere come viene prodotta.
L’azienda sorge nella zona industriale di Valpiana, un paio di capannoni in una zona piuttosto anonima; un vecchio detto recita che il vino buono è custodito nelle botti piccole, e le apparenze qui ingannano.
Il signor Zazzeri e sua moglie ci attendono per questa apertura straordinaria,
dandoci un caldo benvenuto, non manchiamo di notare il casotto con la bandiera rossa con striscia bianca dei sub e la piscina adiacente.
L’androne dell’azienda è anche il loro atrio espositivo con tutte le loro produzioni e fiori all’occhiello, tutto è permeato da quel familiare odore di neopreme, caro ad ogni subacqueo che si rispetti; qui prendiamo visione della gamma dei prodotti: gav, computer, torce, reel, pinne, erogatori.
Paolo Zazzeri da buon anfitrione, non ci accoglie come clienti, ma come ospiti, e come ogni ottimo padrone di casa ci apre le
porte dei suoi laboratori, ci mostra con una sorta di orgoglio tangibile, vani, i macchinari, i materiali usati nella sua azienda.
Quando passione ed esperienza si incontrano il risultato è a dir poco sorprendente e questo traspare nelle sue parole, mentre ci invita a toccare con mano i fogli di neopreme, i tessuti che compongono i gav, le mute, mentre ci spiega come vengono assemblati, grandi prodotti che costituiscono la basa per la fama di un grande marchio.
La lungimiranza di un innovatore unita alla passione di un artigiano e il tutto cucito insieme saldamente da un amore per il mare esattamente come i fogli di tessuto delle sue mute e gav.
Nell’esposizione è impossibile non notare le mute personalizzate destinate a organi di pubblica sicurezza e non solo, DiveSystem è fornitore ufficiale dei carabinieri subacquei, della marina militare italiana, del nono reggimento assaltatori Col Moschin, del reggimento lagunari ‘Serenissima’, dei sommozzatori della polizia di stato, guardia costiera, dei vigili del fuoco Italiani e Bomberos spagnoli e Dio solo sa di chi altri in giro per l’Europa .
Il marchio DiveSystem è sinonimo di garanzia ed affidabilità in Europa nel proprio, una piccola azienda che si è fatta un grande nome non tanto con i
numeri quanto con una qualità che è ampiamente riconosciuta nel settore.
Ci viene spiegato come ogni fase della produzione debba rispondere a degli standard rigorosi e come il personale sia preparato e coinvolto in ogni passaggio produttivo.
Paolo Zazzeri ci intrattiene raccontandoci gli esordi della sua attività con emozione ed orgoglio, che credo solo un altro subacqueo possa pienamente capire (anche se si tratta del sottoscritto con molta molta meno esperienza).
Tornando a noi, ci facciamo il giro guidato apprendendo le tecniche di costruzione ed assemblaggio delle loro mute.
Personalmente io non manco di notarne una assai particolare, con una specie di “Termosifone” all’interno, destinata ai lavoratori subacquei in acqua assai fredde, ma noi siamo qui per Massy, la sua muta stagna, dopo averlo servito fedelmente per diversi anni, ora ha bisogno di essere sostituita, e noi siamo qui per questo.


Però...si però...c’è sempre un però...sia io che Miky la muta stagna ancora non l’abbiamo...ed allora, beh vuoi non farti prendere le misure?...si perché qui, la precisione e la cura sono a dir poco maniacali e affinché le mute calzino come una seconda pelle.
Ok ok...l’occasione fa il sub stagno, ci salutiamo promettendoci di rivederci all’Eudi Show di marzo per ritirare le nostre mute.

Buone bolle!



Fabrizio Gandino
"Subacqueodisuperficie"


domenica 30 dicembre 2018

Subacquei gente seria 3 - Crisi d'astinenza

I subacquei sono dei drogati, infatti sviluppano presto dipendenza dalle immersioni è un dato ormai conclamato.
Neppure le condizioni meteo avverse riescono a fermarli, loro devono immergersi, e non importa se non esiste una piscina disponibile per dargli l'illusione di potersi  librare tra i fondali...loro devono immergersi a prescindere.
Ecco di seguito la prova fotografica di quanto può essere devastante una crisi d'astinenza da immersioni.




le crisi possono arrivare ovunque e non c'è verso, a volte si è vittime di miraggi e dell'illusione della vista di nuovi fondali....neppure i sub più esperti sono al sicuro.



Subacquei....gente seria!


Fabrizio Gandino
"Subacqueodisuperficie"

Y 40 la piscina più profonda del mondo...ma non è il mare


Domenica 25 Novembre 2018, la tribù del “Casio Divers Group” e Del “C.S.D” si sposta in massa in quel di Montegrotto Terme (PD) per il PADI Day .
In realtà è una buona scusa per trovarci tutti insieme, o perlomeno la maggior parte di noi, l’idea di immergersi nella prima piscina al mondo specificatamente studiata per subacquei e apneisti, oltre ad essere la piscina più profonda al mondo per uso civile (Credo ne esistano simili anche nelle sedi dei principali centri di addestramento delle agenzie Aerospaziali per addestramento degli astronauti) ci lascia un po’ perplessi a dire il vero.
C’è di buono che l’attrezzatura te la forniscono in loco e vi è in sede un esposizione di Acqualung (uno degli sponsor della struttura) e di Dive System (di cui parleremo più avanti).
La Y-40, è la piscina più profonda del mondo: la struttura è situata a Montegrotto Terme in provincia di Padova, in piena cornice dei Colli Euganei , il
suo logo non è scelto a caso, infatti ricorda la figura dell'apneista in posizione verticale, ma è la profondità massima della vasca la sua principale attrattiva, ovvero circa quaranta metri, precisamente 42 m.
Qui Umberto Pellizzari dicono sia di casa.
Nell’atrio è visibile una galleria fotografica con tutte le fasi della sua costruzione e inaugurazione avvenuta 5 giugno 2014. La piscina ha battuto il primato di piscina più profonda del mondo che prima apparteneva alla Nemo 33 di Bruxelles (Belgio).
La sua morfologia è varia e comprende gradoni di diverse profondità: 4, 5, 8, 10
e 12 metri, all'interno dei quali sono stati ricavati anche percorsi e ambienti che simulano l'immersione in grotta. La piscina infatti è prevalentemente utilizzata a scopi formativi per subacquei professionisti.
Venendo a noi, la trasferta è stata organizzata come al solito, dalla nostra efficentissima Tina Gori; alcuni di noi vi erano già stati, gli altri beh, erano incuriositi dall’idea di potersi immergere in acqua termale (36° C) senza muta e sino a 42 metri.
Appena arrivati, oltre ad un caldo piuttosto umido, siamo stati accolti dal classico odore “di piscina”, ma sicuramente quel che le vetrate mostravano dell’interno della vasca era di un certo effetto.
La vasca a 15 metri di profondità dà l'accesso alla parte più profonda, ovvero una sorta di pozzo del diametro di 6 metri che raggiunge la profondità massima di 42 metri. All'interno della vasca erano presenti boe fissate a vari punti del fondo con sagole che permettono la discesa e risalita controllata con
riferimenti visivi. Ma non solo, per il “PADI DAY” erano presenti alcuni “singolari”relitti”: una cinquecento Fiat (un simbolo, una pallida imitazione di quello attuale), un vespone Piaggio e alcune scenografie in perfetto stile “American Graffiti” . Notiamo subito che una parte della vasca è anche attraversata da una galleria realizzata in vetro temprato percorribile al suo interno che conduce agli spogliatoi e alle scale che danno accesso alla vasca vera e propria.
Apprendiamo dal briefing che la piscina ha una capacità di 4 300 metri cubi e contiene acqua dolce di origine termale che sgorga a 85  C° e che viene
raffreddata fino ad una temperatura di 34 °C. La sua morfologia è varia e comprende gradoni di diverse profondità: 4, 5, 8, 10 e 12 metri, all'interno dei quali sono stati ricavati anche percorsi e ambienti che simulano l'immersione in grotta. La piscina infatti è prevalentemente utilizzata a scopi formativi per subacquei professionisti.
Ok siamo d’accordo, per noi “subbi” il mare è il mare...qui solo “Pesci piastrella” :D ma che ci volete fare? Siamo indiscutibilmente dei drogati d’acqua, senza speranza e senza possibilità di redenzione, ed ogni scusa è buona per stare insieme a fare bolle… anche se, ad essere sinceri, immergersi senza muta, senza pesi non è proprio una cosa scontata. Esperienza da ripetere? Forse, ma non subito, per carità di Dio, una struttura notevole e dalle possibilità didattiche infinite, ma concedetemi e perdonatemi...il mare è un altra cosa.
Comunque un esperienza da fare.... io Fatta! ;)



Link Utili:

Hotel Millepini
Y-40


 Fabrizio Gandino
"Subacqueodisuperficie"