Eccoci qui di nuovo, nuovo anno e nuovi spunti, a "sto giro" parliamo guarda caso di subacquei, ed essendo noi vicini all'appennino Pistoiese, capita che ci siano tra noi chi pratica sport sulla neve e si divide con la subacquea...ogni tanto però si può entrare in confusione....
Ma tornando ad un argomento molto attuale torniamo a parlare della crisi d'astinenza che affligge i molti che l'inverno per varie ragioni non si immergono
pronti a tutto ...pur di tornare in acqua.
concludiamo la carrellata di oggi con una piccola "presa per il fondoschiena" ai sub tecnici, e al loro bisogno di attrezzature sempre più ingombranti .
"No non stiamo partendo per una lunga vacanza. Stiamo andando a fare una giornata di immersioni. Lui deve sempre imballare tutti i pezzi di attrezzatura subacquea che possiede."
Capita spesso di notare come a furia di regolamenti e nuove normative, tutte orientate a migliorare la sicurezza, noi sub siamo spesso ridotti a dei veri e propri alberi di Natale... ma se fai immersioni tecniche....
"Subacqueodisuperficie"
Fabrizio Gandino
CRONACHE DI SUBACQUEI DI SUPERFICIE - Questo blog nasce dal desiderio di condividere le sensazioni, le emozioni, nate da una passione, la subacquea ricreativa. Differenti voci ed esperienze, come diverse sono le nostre formazioni e il nostro vivere il mare. Ci accomuna l’amore per il mare, il rispetto per la natura, il desiderio di diffondere la cultura della sicurezza. https://subacqueodisuperficie.blogspot.com/2018/10/eccoci-quinoi-perche-subacquei-di.html
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martedì 8 gennaio 2019
sabato 5 gennaio 2019
VIDEOSUB
IL SUBACQUEO "VIDEO"
Dovete sapere che fare i video sotto la superficie del mare non è cosa di poco conto,
anzi il conto delle attrezzature aumenta in maniera esponeziale.
Poi ci vuole un buon assetto e molta esperienza per poter fare video stabili.
in questa foto sembro un professionista, ma devo ringraziare il mio amico e collega subacqueo,
Marco Moretti (fotosub), autore di questo scatto nella Riserva Marina di Portofino
Foto di Marco Moretti
Il nostro Marco Moretti in azione in mezzo ad un banco di castagnole. Scoglio delle Scole - Isola del Giglio (GR)
Salvatore Fabiano
Il San Pietro di Calafuria
Ecco il San Pietro avvistato a Calafuria |
Quest’anno passato il 2018 ha regalato a noi di questo gruppo, ed ai molti che frequentano Calafuria (LI), un bel po’ di avvistamenti di fauna sottomarina del tutto inaspettati, ma andiamo con ordine.
Salva e Florin |
A giugno Elena ed
io durante un immersione facile facile nei 18 metri alla prima
cigliata appena fuori dal golfetto, ben infrattato tra le rocce il
Cavalluccio Marino (Hippocampus hippocampus Linnaeus,
1758).
Un mesetto più
tardi, durante un altra immersione, mentre rientravamo, questa volta
con Yurika, Antonio, Massy ed io, i sub di una scuola di Massa ci
segnalano sbracciandosi di avvicinarci a loro, meraviglia delle
meraviglie sono tutti seduti sul fondale in cerchio attorno ad un
metro e rotti di Rana Pescatrice (Lophius piscatorius Linnaeus, 1758).
Ecco Ragazzi C'ho le prove!!! |
Entrambe le volte
avevo lasciato a casa la videocamera e quindi non posso mostrare foto
di questi incontri, tanto che il buon Salvatore ci ha spesso
perculato che senza prove fotografiche, ci eravamo inventati tutto.
Non così però è
andata a lui, durante una notturna l’8 Novembre 2018 a Calafuria,
nonostante la risacca ha fatto il colpo gobbo.
Durante un immersione notturna a Calafuria, insieme a Florin hanno avvistato qualcosa di raro da quelle parti: un San Pietro.
Sono circa le 23.00
quando squilla la messaggeria Whattapp del gruppo, e non solo ci
comunica l’avvistamento, ma posta le foto ed il video che vedete là
sotto.
Qualcuno di voi ora
dirà: “Fabry ma se l’ha visto lui, perché non ha postato lui
sto pezzo?”.
Dunque ...da dove
inizio… oltre ad avere un fondoschiena così che fa provincia (Io il San Pietro non l'ho visto ancora),
tanto da dover cambiare muta per farcelo entrare, essere un eccellente videomaker, un provetto sub, un superlativo pizzaiolo, dovete sapere che
il nostro Salva è un po’ pigro per ste cose, ed alla fine mi ha
detto..."Ganda un' ho tempo... fallo tu".
Ed eccomi qui quindi
a scrivere per lui.
Florin e il Pesce San Pietro |
Il pesce San
Pietro (Zeus faber, Linnaeus,
1758) è un pesce marino, esponente della
famiglia Zeidae.
Nei mari italiani è abbastanza comune, ma io da quando mi immergo
non ho mai avuto il piacere di vederne uno. Di solito vive su fondi
mobili a sabbia o fango del piano circolitorale, tra 50 e 200 metri
per quanto non siano rari avvistamenti in acque basse. E’ un
nuotatore lento e vive solitario. Il suo periodo riproduttivo è la
primavera, la sua dieta è costituita da altri pesci, molluschi, che
cattura grazie alla sua particolare bocca.Foto e riprese di Salvatore Fabiano
Bibliografia:
“Atlante della fauna e della flora Marina dell’Adriatico nord-occidentale” Attilio Rinaldi – Editrice la Mandragora
“Pesci dei mari Italiani” Paolo Manzoni – De Agostini
“Guida della fauna Marina Costiera del Mediterraneo” Luther/Fiedler – Franco Muzzo Editore
Fabrizio Gandino "Subacqueodisuperficie"
per quel pigrone di
Salvatore Fabiano
lunedì 31 dicembre 2018
Buon 2019!
Fine anno, tempo al
solito di bilanci, auguri, progetti.
E in questa giornata
mi piace ricordare ognuno di voi e tutti insieme.
Ognuno perché
singolarmente siete persone uniche: caratteri talmente diversi tra
loro, con talenti specifici. Ognuno perché ognuno di voi mi ha dato
molto, in insegnamenti, nel comportamento, in spensieratezza e in
riflessioni.
E tutti insieme,
perché io sono una solitaria, anche in montagna vado quasi sempre da
sola e in acqua non si può, ma vi ho visti, ho visto la vostra
disponibilità tra voi e verso di me. Non datela per scontata: non è
cosa frequente. Ho visto amicizia tra voi. Ho visto ognuno così
diverso essere accolto da tutti gli altri, ognuno valorizzato nelle
sue capacità e aiutato nelle sue difficoltà.
Ho visto persone
singole essere capaci di essere gruppo, certo per la passione che è
comune a tutti, ma anche al di fuori di essa.
Inoltre, non nego
che fare le cose da soli sia bello, ma condividere le emozioni
vissute insieme è un’altra cosa.
A me vedere tutto
questo dà gioia e serenità.
Lasciatemi un saluto
particolare per Simonetta: ci sei sempre, pur non entrando in acqua.
Certo ti piace il sole e l’aria del mare. Ma ci sei, controlli la
posizione di chi si è immerso, non ti fai banalmente i cavoli tuoi.
E per me sapere che quando esco ti ritrovo lì e domandi com’è
andata e ti interessi è motivo di allegria ulteriore e di
tranquillità. Quindi grazie Simo!
A voi che leggete
auguro di trovare o essere in un gruppo di questo questo tipo, con
persone tanto pazze fuori dall’acqua come attente e coscienziose in
immersione.
A tutti un augurio
di un 2019 che riempia i vostri occhi di bellezza.
DiveSystem , quando un lavoro diviene passione e amore per la qualità
Ok chiariamo subito, non mi hanno pagato :)
Era il 15 di
Dicembre 2018, Massy, Miky Elena ed io ci siamo messi in viaggio alla
volta di Follonica, meta la sede della DiveSystem.
Avevo visto per diverse volte di filea il loro stand al centro dell’Eudi Show a Bologna, e avevo acquistato presso di loro molti dei miei accessori, e poi dai, non v’è modo migliore di conoscere la propria attrezzatura che vedere come viene prodotta.
L’azienda sorge
nella zona industriale di Valpiana, un paio di capannoni in una zona
piuttosto anonima; un vecchio detto recita che il vino buono è
custodito nelle botti piccole, e le apparenze qui ingannano.
dandoci un caldo benvenuto, non manchiamo di notare il casotto con la bandiera rossa con striscia bianca dei sub e la piscina adiacente.
L’androne
dell’azienda è anche il loro atrio espositivo con tutte le loro
produzioni e fiori all’occhiello, tutto è permeato da quel
familiare odore di neopreme, caro ad ogni subacqueo che si rispetti;
qui prendiamo visione della gamma dei prodotti: gav, computer,
torce, reel, pinne, erogatori.
Paolo Zazzeri da
buon anfitrione, non ci accoglie come clienti, ma come ospiti, e come
ogni ottimo padrone di casa ci apre le
porte dei suoi laboratori, ci
mostra con una sorta di orgoglio tangibile, vani, i macchinari, i
materiali usati nella sua azienda.
Quando passione ed
esperienza si incontrano il risultato è a dir poco sorprendente e
questo traspare nelle sue parole, mentre ci invita a toccare con mano
i fogli di neopreme, i tessuti che compongono i gav, le mute, mentre
ci spiega come vengono assemblati, grandi prodotti che costituiscono
la basa per la fama di un grande marchio.
La lungimiranza di
un innovatore unita alla passione di un artigiano e il tutto cucito
insieme saldamente da un amore per il mare esattamente come i fogli
di tessuto delle sue mute e gav.
Nell’esposizione è
impossibile non notare le mute personalizzate destinate a organi di
pubblica sicurezza e non solo, DiveSystem è fornitore ufficiale dei
carabinieri subacquei, della marina militare italiana, del nono
reggimento assaltatori Col Moschin, del reggimento lagunari
‘Serenissima’, dei sommozzatori della polizia di stato, guardia
costiera, dei vigili del fuoco Italiani e Bomberos spagnoli e Dio
solo sa di chi altri in giro per l’Europa .
Il marchio
DiveSystem è sinonimo di garanzia ed affidabilità in Europa nel
proprio, una piccola azienda che si è fatta un grande nome non tanto
con i
numeri quanto con una qualità che è ampiamente riconosciuta
nel settore.
Ci viene spiegato
come ogni fase della produzione debba rispondere a degli standard
rigorosi e come il personale sia preparato e coinvolto in ogni
passaggio produttivo.
Paolo Zazzeri ci
intrattiene raccontandoci gli esordi della sua attività con emozione
ed orgoglio, che credo solo un altro subacqueo possa pienamente
capire (anche se si tratta del sottoscritto con molta molta meno
esperienza).
Tornando a noi, ci
facciamo il giro guidato apprendendo le tecniche di costruzione ed
assemblaggio delle loro mute.
Personalmente io non
manco di notarne una assai particolare, con una specie di
“Termosifone” all’interno, destinata ai lavoratori subacquei in
acqua assai fredde, ma noi siamo qui per Massy, la sua muta stagna,
dopo averlo servito fedelmente per diversi anni, ora ha bisogno di
essere sostituita, e noi siamo qui per questo.
Però...si però...c’è sempre un però...sia io che Miky la muta stagna ancora non l’abbiamo...ed allora, beh vuoi non farti prendere le misure?...si perché qui, la precisione e la cura sono a dir poco maniacali e affinché le mute calzino come una seconda pelle.
Ok ok...l’occasione
fa il sub stagno, ci salutiamo promettendoci di rivederci all’Eudi
Show di marzo per ritirare le nostre mute.
Buone bolle!
domenica 30 dicembre 2018
Subacquei gente seria 3 - Crisi d'astinenza
I subacquei sono dei drogati, infatti sviluppano presto dipendenza dalle immersioni è un dato ormai conclamato.
Neppure le condizioni meteo avverse riescono a fermarli, loro devono immergersi, e non importa se non esiste una piscina disponibile per dargli l'illusione di potersi librare tra i fondali...loro devono immergersi a prescindere.
Ecco di seguito la prova fotografica di quanto può essere devastante una crisi d'astinenza da immersioni.
le crisi possono arrivare ovunque e non c'è verso, a volte si è vittime di miraggi e dell'illusione della vista di nuovi fondali....neppure i sub più esperti sono al sicuro.
Subacquei....gente seria!
Fabrizio Gandino
"Subacqueodisuperficie"
Neppure le condizioni meteo avverse riescono a fermarli, loro devono immergersi, e non importa se non esiste una piscina disponibile per dargli l'illusione di potersi librare tra i fondali...loro devono immergersi a prescindere.
Ecco di seguito la prova fotografica di quanto può essere devastante una crisi d'astinenza da immersioni.
le crisi possono arrivare ovunque e non c'è verso, a volte si è vittime di miraggi e dell'illusione della vista di nuovi fondali....neppure i sub più esperti sono al sicuro.
Subacquei....gente seria!
Fabrizio Gandino
"Subacqueodisuperficie"
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