Serata piovosa questa del 24 gennaio
2020, per i nostri sub del Casio Divers Group, ci muoviamo alla
volta di Viareggio per un appuntamento patrocinato dagli amici del
Gruppo Subacqueo Artiglio, di cui vi avevamo già parlato in
precedenza.
Lo storico gruppo viareggino ha
organizzato un evento presso il Club Nautico Versilia - Piazza dei
Palombari dell'Artiglio, Viareggio.
Presenti all'evento , molte facce note
del panorama subacqueo della Toscana che non possono essere ignorate
da chi pratica questo nostro sport, la sala, manco a dirlo, gremita.
Ospite della serata Andrea “Murdock”
Alpini, sinceramente non ho avuto l'ardire di chiedere al diretto
interessato, se il “Murdock” sia solo un soprannome o parte del
suo cognome dal momento che quelli della mia età ricorderanno
sicuramente il personaggio
impersonato da Dwigth Shultz nella famosa
serie TV “A-Team”. Parliamo di un autentica eccellenza della
subacquea tecnica che nel corso della serata ha presento il suo libro
"Andrea -Murdock- Alpini - DEEP BLUE: storie di relitti e luoghi
sommersi", edito da Magenes, 2019 .
Il tema della pubblicazione riguarda
l'attività del giovane video-maker subacqueo a spasso tra laghi e
mari di tutto il mondo alla ricerca, non solo dei relitti, ma della
loro storia e delle atmosfere e storie che ancora aspettano in
massima parte di essere narrate.
La Biografia dell'autore è presto raccontata: Andrea “Murdock” Alpini è istruttore e subacqueo tecnico. Svolge questa attività da oltre vent'anni, ha iniziato nel 1997 con l’immersione a circuito aperto che ancora oggi pratica e studia negli aspetti decompressivi.
La Biografia dell'autore è presto raccontata: Andrea “Murdock” Alpini è istruttore e subacqueo tecnico. Svolge questa attività da oltre vent'anni, ha iniziato nel 1997 con l’immersione a circuito aperto che ancora oggi pratica e studia negli aspetti decompressivi.
La cosa in sé è piuttosto singolare e
in controtendenza, vista l'attitudine comune nella subacquea
professionale, nel caso di lunghe permanenze sotto la superficie, di
apparati di respirazione a circuito chiuso (rebreather) che lui ovviamente non impiega per scelta.
Quel che colpisce subito di Andrea è
la passione che trasmette in modo genuino ed onesto nei suoi racconti
e al suo pubblico della serata a cui servono non più di qualche
minuto per pendere dalle sue labbra.
Lui si definisce un appassionato di storia navale e relitti profondi, s’immerge su scafi che giacciono in fondo al mare o ai laghi, documentandoli con immagini e report. Collabora con diverse riviste di settore su cui tiene rubriche dedicate alla subacquea tecnica e alla divulgazione della cultura dell’immersione profonda su relitti.
Socio dell’Historical Diving Society Italy, organizza spedizione su relitti e immersioni in luoghi insoliti., collaborando con PHY Diving Equipment e Giò Sub Illuminatori Subacquei, conduce attività di ricerca e documentazione dei relitti.
Lui si definisce un appassionato di storia navale e relitti profondi, s’immerge su scafi che giacciono in fondo al mare o ai laghi, documentandoli con immagini e report. Collabora con diverse riviste di settore su cui tiene rubriche dedicate alla subacquea tecnica e alla divulgazione della cultura dell’immersione profonda su relitti.
Socio dell’Historical Diving Society Italy, organizza spedizione su relitti e immersioni in luoghi insoliti., collaborando con PHY Diving Equipment e Giò Sub Illuminatori Subacquei, conduce attività di ricerca e documentazione dei relitti.
La serata parte con una breve
presentazione dell'ospite, di un emozionata Barbara Lippi, presidente
dell'Artiglio, il quale non perde tempo e passa subito ad illustrarci
il primo dei suoi filmati: una gondola Lariana, opera dei maestri
d'ascia del lago di Como affondata intorno alla metà del 1800,
e adibita al trasporto sul lago di sacchi di calce idraulica, durante
un fortunale sullo specchio lacustre, per proseguire con le immagini
del piroscafo lacustre Plinio affondato nel lago di Mezzola.
In questo caso l'autore ci ha spiegato
le difficoltà spesso insite in immersioni, che seppure non ad eccessiva
profondità sono rese ostiche dalla temperatura e dalla visibilità
spesso ridotta, che riduce notevolmente la percezione dello spazio e
della propria posizione nello stesso.
Dopo è stata la volta della petroliera
Haven, relitto che non ha certo bisogno di presentazioni per i sub,
in questo caso abbiamo avuto una stupenda visione della penetrazione
delle sue stive.
Poi è stata la volta di una bettolina
fluviale armata, adibita dalla marina tedesca, al pattugliamento dei
litorali italiani, durante il secondo conflitto mondiale, sita al
largo di Finale Ligure, in località Capra Zoppa. Fondamentale in
questo caso per l'identificazione, sono state le testimonianze dei
pescatori del luogo.
Poi è stata la volta di un altra
icona: l'U-boat 455, sommergibile affondato
al largo di Punta Chiappa e ritrovato da Lorenzo del Veneziano nel
2005, con tutta probabilità ha al suo interno ancora
l'intero equipaggio, normalmente composto da 54 uomini.
A distanza di mezzo secolo la missione che stava portando a termine, si trova nelle acque antistanti Portofino, la causa dell'affondamento rimangono un mistero; l'ultimo messaggio radio dell'U-455 venne inviato il 2 aprile 1944 quando il sommergibile lasciò la sua zona di pattugliamento a nord di Algeri diretto alla base di La Spezia.
A distanza di mezzo secolo la missione che stava portando a termine, si trova nelle acque antistanti Portofino, la causa dell'affondamento rimangono un mistero; l'ultimo messaggio radio dell'U-455 venne inviato il 2 aprile 1944 quando il sommergibile lasciò la sua zona di pattugliamento a nord di Algeri diretto alla base di La Spezia.
Poi la motonave
“Viminale”, affondata al largo di Palmi (RC) , nota a molti come
“Il Titanic Italiano” , fu un piroscafo di lusso varato nel 1925
per conto del Loyd Triestino. Si trattava di un transatlantico che
faceva rotta fino ai porti del Giappone e venne silurata, al largo
della costa di Palmi , il 25 luglio1943 da un motosilurante
americano, mentre era trainata dal porto di Palermo a quello di
Napoli per alcune riparazioni.
Le successive riprese ci spostano nel
mare d'Irlanda alla volta del relitto della RMS Justicia, un
transatlantico da 32.000 di proprietà della White Star (la stessa
compagnia che costruì il Titanic) tonnellate riconvertito a
trasporto truppe e affondato durante la prima guerra mondiale ad
opera del sommergibile tedesco UB 64 il 19 luglio 1918.
Successivamente l' Audacious affondato
al largo di Scapa Flow (Scozia) nelle inquiete acque dell'Oceano
Atlantico. L'autore ha rimarcato, come in questo genere di immersioni,
l'incognita visibilità e la certezza invece di forti correnti,
costringano ad una pianificazione molto meticolosa dell'immersione.
Sempre nelle stesse acque, abbiamo
visto le riprese della SMS Markgraf, servì nella Marina del
Kaiser durante il primo conflitto mondiale. Commissionata nel novembre 1911, fu varata il 4 giugno 1913.
Kaiser durante il primo conflitto mondiale. Commissionata nel novembre 1911, fu varata il 4 giugno 1913.
Alla fine della guerra, la Markgraf
fu condotta insieme alla maggior parte della squadra navale presso
la base di Scapa Flow mentre venivano discusse le clausole del
Trattato di Versailles. Il 21 giugno 1919 il contrammiraglio Ludwig
von Reuter preferì ordinare l'autoaffondamento dell'incrociatore
pesante e di altre unità, piuttosto che far cadere la flotta in mani
britanniche. Al contrario di molte altre navi che sono state
recuperate per essere demolite, il relitto della Markgraf
giace, rovesciato, sul fondo della baia.
Per concludere i relitti è stata la
volta del sommergibile tedesco UB 116, della marina imperiale tedesca
durante la prima guerra mondiale. La storia di questo mezzo è
interessante: UB-116 fu durante
un tentativo di sbarco nella base di Scapa Flow, ancora oggi non si
sa se per diserzione o per un ultima disperata offensiva /sabotaggio
per attaccare le unità della grande flotta britannica ivi
ormeggiata, fu affondato da una mina telecomandata al
largo delle Orcadi. Ormai ferito a morte ed incapace di navigare, l'UB 116 fu
colpito successivamente da cariche di profondità, condannando
definitivamente all'inevitabile destino i 36 marinai di equipaggio.
Serata terminata? Manco per sogno! Andrea “Murdock” Alpini, a
questo punto ci ha mostrato i filmati della sua spedizione nella
Thundra siberiana, “Russia Orda Cave”, i panorami mozzafiato,
anche se in acqua dolce della Russia meno conosciuta, temperature
esterne di – 20° e l'acqua “calda” a + 4C°. La grotta
dell'Orda è una grotta di cristallo di gesso trovata sotto i monti
Urali occidentali. La foce è vicino alla riva del fiume Kungur
appena fuori Orda, Perm Krai in Russia. Il sistema di grotte si
estende per 5,1 chilometri con circa 4,8 chilometri per tutta la
lunghezza sott'acqua. Anche qui visioni spettacolari nel candore
della roccia che a volte si sfalda sotto il gorgogliare delle bolle
dell'erogatore. Ultima cosa, un gustoso assaggio, qualche accenno dell'ultima impresa di Andrea: un sistema di grotte nel paese di Vlad Tepes,
“Isverna Cave” in Transilvania, ma per questo dovremo tenerci
tutti la curiosità sino a Febbraio dove lo presenterà a Bologna
durante l'Eudi Show del 2019. Foto d'obbligo con l'autore e acquisto
del suo libro magnifico pieno di immagini e sopratutto di storia ed
emozioni. Che dire!? Sono in massima parte immersioni nel quale non
mi cimenterò mai, ma nonostante questo non posso dire non esercitino
un fascino su ognuno di noi. I viareggini dell'Artiglio non sbagliano
mai un colpo, e noi non vediamo l'ora di essere ancora con loro ad un
evento.
Link:
Andrea “Murdock” Alpini -
http://www.giosub.com/website/index.php/andrea-murdock-alpini
Piroscafo fluviale “Plinio” :
https://www.scubaportal.it/relitto-plinio.html
MV “Viminale” -
https://www.scubaportal.it/motonave-viminale-sogno-italiano-2019.html
RMS Justicia -
https://en.wikipedia.org/wiki/SS_Justicia
HMS Audacious -
https://en.wikipedia.org/wiki/HMS_Audacious_(1912)
SMS Markgraf -
https://it.wikipedia.org/wiki/SMS_Markgraf
Orda Cave -
https://www.submagazine.it/orda-cave-nel-gelo-della-russia/
“Subacqueodisuperficie”