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sabato 29 gennaio 2022

Subacquei gente seria - 11: Anonima Subacquei

 

Subacquei anonimi

(i nomi dei partecipanti sono stati cambiati per proteggerne l'identità)

 

 



E' una sera buia, di quelle sere invernali in cui, anche i vecchi lupi di mare, con la faccia grinzosa, di sale, di sole, di vento rinunciano a mettere il naso fuori dalle loro case.

Le chiglie delle barche all'ormeggio nel porticciolo, ballano la danza lenta dello sciabordio delle onde, tutto tace, anche i gabbiani, appollaiati su qualche parapetto dormono.

Furtivi alcuni individui si muovono nell'ombra, rasentando i muri, di questa città nella notte senza luna.

Figuri avvolti nei loro pastrani da vecchi marinai, da pescatori, ma non ingannatevi... la porticina di uno stabile si apre cigolando, più e più volte, mentre, uno dopo l'altro vi scompaiono all'interno.

In questo scenario lei spicca come un orata in mezzo ad un banco di sardine, capelli lunghi e vaporosi, portamento fiero, due occhi vivi.

La sala non è gremita, saranno una ventina al massimo, un uomo alto dinoccolato, con i capelli cortissimi le va incontro a riceverla e la invita ad accomodarsi.

Le indica un mesto buffet, fatto di una caraffa di the caldo fumante e una ciotola colma di biscotti a forma di pesce.

Lei guarda divertita ma declina, l'invito andandosi a sedere.

Non è l'unica giovane presente, poco lontano un ragazzo, occhialuto, con un abbronzatura da Club Mediterranee in viso si guarda intorno spaurito, intimidito.

C'è anche un anziano con un carrellino ed una bombola di ossigeno medico con una mascherina.

Le si accomoda, può sentire i discorsi di questi vecchi lupi di mare...

Eh ai miei tempi avevo un Monostadio MISTRAL E ROYAL MISTRAL, eh...dovevi letteralmente succhiare l'aria poiché stando sulla schiena si trovava più in alto dei polmoni. Si faticava un poco ma se andavi in affanno potevi capovolgerti per avere una erogazione spontanea...”

...poi arrivo Jacques Cousteau

Si poi arrivò quel vecchio tricheco di Jacques Cousteau e ha progettato l'AQUILON erogatore BISTADIO...che tempi!!” gli fece eco l'altro...

Un altra coppia vicino al giovane occhialuto berciava di quando bastavano i polmoni, altro chè ...”Figurati quando dovevi risalire, tenevi una busta di plastica infilata nella manica della muta, la tiravi fuori e la riempivi di aria, mica come ora che ci hanno tutti il jacket...Eh! Facile la vita adesso... due pulsanti da usare e riescono anche a pallonare!!

Lei guardò il giovane, ne studiò l'espressione confusa e spaurita come quella che prova il granchio di quei documentari, dove viene messo nella stessa vasca con una famiglia di polpi tenuti a stecchetto.

Mi ricordo la mia prima muta comprata nel 1964, era una Pirelli, credo di 5 millimetri, quando piegavi la gamba, si raddrizzava automaticamente automaticamente, tanto era dura quella muta.

Le facevano con i copertoni, te lo dico io!” rispose ridendo un vecchio pelato.

L'uomo che aveva, accolto la nuova ospite si fece strada tra i capannelli invitando tutti a sedersi, nelle sedie libere disposte in cerchio, cosa che appena avvenne gli permise di prendere l'ultima rimasta.

Bene ragazzi benvenuti a questa riunione, per quelli che sono qui per la prima volta, vi invito a presentarvi .”

Tutti gli sguardi si puntano sul giovane occhialuto, che sprovvisto di cromatofori, non può mimetizzarsi come un polpo, deglutisce, manda su e giù il pomo d'Adamo, raccoglie il coraggio e poi parla, “Buonasera sono Claudio....e ho preso il brevetto Open a Sharm”.

Colpi di tosse e brontolii di disapprovazione dalla parte opposta, da quelli che parlavano di erogatori ante-litteram, più benignamente, l'uomo alla sua destra (quello che si lamentava della muta fatta in copertoni) gli dà dei colpetti sulla spalla, mentre gli sussurra sotto voce: “Tranquillo...non sei il primo è successo a molti negli anni 80'...

(Coro) “Benvenuto Claudio

Poi gli sguardi si girano sulla donna, lei ne sostieno lo sguardo con divertita spavalderia, sarebbe disposta a giurare che stanno tutti indistintamente cercando di immaginare come starebbe dentro una muta di una taglia più piccola della sua.

Buonasera sono Romina e sono una Sub!

Borbottii, (Coro) “Buonasera Romina

Una lunga pausa di silenzio, la donna fa scivolare lo sguardo su ciascuno di loro, prende un respiro e poi butta fuori quello che la stava divorando dall'interno.

Ciao sono una subacquea .. dipendente

Azoto-dipendente

Vedo sempre più persone che parlando di quello che faccio rabbrividiscono dicendo:

-NON SO COME FAI IO NON POTREI MI MANCHEREBBE L'ARIA...

-BELLO VORREI PROVARE MA NON POSSO PERCHÉ SOFFRO GLI SPAZI CHIUSI

ECC..

Il ragazzo che fino a poco prima, dopo la sua confessione, aveva lo sguardo a terra rialza gli occhi e la fissa come un apparizione, tra una sirena, Madonna (la cantante) e Myriam Leone.

Ed ho detto solo le prime due frasi più comuni...

Dato che la subacquea negli ultimi anni fatica a vedere volti nuovi io voglio fare un appello alla società...ahahhaha” Ride gaiamente nervosa

Voglio raccontarvi che cosa significa fare un immersione:

Chiudete gli occhi e immaginate di essere in una splendida giornata su una barca con a bordo persone che sorridono si divertono scherzano...sono belle persone che vi trasmettono serenità e divertimento adesso immaginate di tuffarvi dalla barca e anziché rimanere in superficie ... vi lasciate ANDARE ...SENTITE l'acqua che avvolge tutto il vostro corpo proprio come se fosse tornare nel grembo materno... adesso iniziate a respirare ...il cuore si rilassa sembra battere più lentamente la mente sembra più leggera perché è quasi inebriante lasciarsi andare ...è come se il corpo stesse volando nell'acqua.

Adesso avete raggiunto il fondo e iniziate a vedere intorno a voi piccoli pesci che vi nuotano intorno e tutto inizia ad essere una magia.. l'aria non manca ne avete più che in superficie potete decidere attraverso il ritmo del vostro respiro di quanta aria avete necessità

L'uomo seduto a fianco all'anziano con la bombola di ossigeno, gli strappa la mascherina dal volto con aria sognante se la porta al viso... il vecchio prova ad opporsi, ma presto e vittima dell'ipossia e stramazza al suolo tra l'indifferenza onirica di tutti.

... ed è proprio qui e adesso che entrate per la prima volta in contatto con un intimità mentale vostra mai recepita prima..riuscite a comprendere che la testa è il respiro scandiscono i battiti del cuore.. ...iniziate a muovere il corpo e lo percepite LEGGERO come mai prima d'ora .. è agile è a suo agio e il vostro corpo per la prima volta vi appartiene in modo totale...

E intorno a voi non c'è costrizione ne spazi chiusi ma solo possibilità di movimento totale senza gravità......intorno a voi c'è l'acqua e sopra il cielo...mai come adesso vi sentirete liberi


Vi aspettiamo!!!

I presenti si alzano galvanizzati, “Agli erogatori! Agli erogatori!” urlano entusiasti! “Voglio una Narcosi d'azoto!” declama quello dell'erogatore pre-Coustau.

Afferrano la giovane e la portano via in trionfo... in sala rimane il giovane Open di Sharm e il vecchietto sul pavimento che boccheggia come un orata al Mercato di San Benedetto (Cagliari).


Alla prossima riunione...

 

 Scritto a 4 mani da:


Fabrizio Gandino  

"Subacqueodisuperficie"

 








&


        "Subacquea Anonima"



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