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martedì 8 gennaio 2019

Subacquei gente seria - 4

Eccoci qui di nuovo, nuovo anno e nuovi spunti, a "sto giro" parliamo guarda caso di subacquei, ed essendo noi vicini all'appennino Pistoiese, capita che ci siano tra noi chi pratica sport sulla neve e si divide con la subacquea...ogni tanto però si può entrare in confusione....







Ma tornando ad un argomento molto attuale torniamo a parlare della crisi d'astinenza che affligge  i molti che l'inverno per varie ragioni non si immergono




pronti a tutto ...pur di tornare in acqua.







concludiamo la carrellata di oggi con una piccola "presa per il fondoschiena" ai sub tecnici, e al loro bisogno di attrezzature sempre più ingombranti .

"No non stiamo partendo per una lunga vacanza. Stiamo andando a fare una giornata di immersioni. Lui deve sempre imballare tutti i pezzi di attrezzatura subacquea che possiede."

Capita spesso di notare come a furia di regolamenti e nuove normative, tutte orientate a migliorare la sicurezza, noi sub siamo spesso ridotti a dei veri e propri alberi di Natale... ma se fai immersioni tecniche....



"Subacqueodisuperficie"
Fabrizio Gandino 

domenica 30 dicembre 2018

Subacquei gente seria 3 - Crisi d'astinenza

I subacquei sono dei drogati, infatti sviluppano presto dipendenza dalle immersioni è un dato ormai conclamato.
Neppure le condizioni meteo avverse riescono a fermarli, loro devono immergersi, e non importa se non esiste una piscina disponibile per dargli l'illusione di potersi  librare tra i fondali...loro devono immergersi a prescindere.
Ecco di seguito la prova fotografica di quanto può essere devastante una crisi d'astinenza da immersioni.




le crisi possono arrivare ovunque e non c'è verso, a volte si è vittime di miraggi e dell'illusione della vista di nuovi fondali....neppure i sub più esperti sono al sicuro.



Subacquei....gente seria!


Fabrizio Gandino
"Subacqueodisuperficie"

domenica 28 ottobre 2018

Subacquei Gente Seria 2 - I segnali

In un altro post ho parlato dell'importanza del comunicare sott'acqua tutto quello che può essere importante ai fini di una buona immersione, certo...per i non addetti ai lavori certi risvolti potrebbero avere del comico come in questo video, che vede il nostro bravissimo Dive master "Carlino" darci le istruzioni prima di partire...ma nella mia testa si fa strada un idea....(e non posso neppure dare la colpa alla Narcosi da azoto).

Clikka per vedere il video


altro video altra situazione, questa volta trovato in rete, spesso esiste la necessità di dover  segnalare agli altri un avvistamento di un particolare tipo di pesce... il che , durante il breafing ti porta a sospettare che la tua guida potrebbe essere ancora sotto l'influsso della narcosi d'azoto.

Clikka per vedere il video


E poi per ultimo una serie di segnali per i quali capire rapidamente potrebbe essere come dire...vitale




e sì ...subacquei...gente seria! 😆😆😆



Fabrizio Gandino
"Subacqueodisuperficie"



martedì 16 ottobre 2018

Quella volta che …: Tuffo d’Ottobre a “Punta Galera” e “Picchi di Pablo”


Sabato 13 Ottobre 2018, autunno inoltrato, ma per noi forzati delle bolle, “l’acqua non è ancora ghiaccia”, anzi è più calda che a giugno di quest’anno, quindi perché non fare un bel Full Day?
Meta delle nostre peregrinazioni autunnali, l’Isola d’Elba.

Grazie all’organizzazione minuziosa della nostra Tina Gori, che per questo tuffo si è affidata a Stefano Sub di Porto Azzurro.
Sveglia alle 4.00 a.m. … si lo so, in un altra vita devo scegliermi uno sport assai più comodo, appuntamento con Mike alle 5.00 e via verso Pistoia a raccogliere gli altri due membri della spedizione, il resto del gruppo lo incontreremo all’imbarco del traghetto a Piombino.
Qui inizia così così, Samuele causa un infortunio sul lavoro viene all’appuntamento, ma solo per dare forfait per evidenti ragioni impossibilitato, si prosegue alla volta di Larciano per raccogliere Massy.
Il viaggio prosegue senza ulteriori incidenti ...a parte Massy che dice di essersi scordato la cintura dei pesi e ritorna in casa a prenderla…, io e Mike attendiamo sino a sospettare che stia fondendo il piombo in quell’istante, visto il tempo che ci mette, ma si riparte.
selfie pre-immersione
Arriviamo a Piombino con un buon anticipo, in biglietteria si ritrova il resto del gruppo, colazione e via sul traghetto, inganniamo il tempo con un passatempo noto solo a noi sommozzatori ricreativi, una pratica nota come “perculamento pre-immersione” , selfie varie ecc, che ci volete fare? I nostri cervelli sono ormai in perenne narcosi da azoto.
Capo Horn
La "Capo Horn" di Stefano Sub
L’arrivo a Rio Marina ci presenta una giornata con un meteo a dir poco fantastico per questa stagione, un pulmino ci aspetta per la trasferta a Porto Azzurro, sede di ormeggio della Capo Horn, la barca del Diving a cui ci siamo appoggiati in questa occasione.
Il tempo di salire a bordo ed eccoci già pronti a montare lo scuba, salpiamo e dopo poco iniziamo a vestirci, c’è un po’ d’onda lunga, ma niente d’impossibile.





Punta Galera -Isola d'Elba
Punta Galera

È una giornata stupenda, il sole brilla alto, appena un po’ di brezza, si...un po’ d’onda come detto, e sotto scopriremo pure con un po’ di corrente, acqua a temperatura di 22°, il primo sito sarà Punta Galera .
La costa si presenta come una scogliera piuttosto ripida con una vecchia installazione mineraria sulla sommità, la barca di un altro Diving è ormeggiata sulla boa, il che ci costringe a dover pinneggiare un po' con le onde e a doverla aggirare per poter scendere sulla catena.
Si scende in acqua, e qui ragazzi...una visibilità da urlo, avvisto il primo dei due pinnacoli di roccia che caratterizzano questo sito che noi percorreremo in esterno in interno disegnando una sorta di doppia esse, per esplorarne ogni anfratto.
Saraghi
Sarago fasciato e Sarago Pizzuto
Io indugio in ogni cavità cercando gli oggetti della mia passione, i molluschi; a questo proposito trovo alcune tane di polpo per il momento vuote, caratterizzate da quei muretti di sassolini vicino ai buchi e dai gusci delle conchiglie vuote poco dinanzi.
Buttando un occhio in una cavità vedo un Sorbolo di mare (Lima lima) circondato da alcune Castagnole rosse, provo una ripresa, ma lo shaker del capogruppo ci richiama all’ordine.
“Carlino” guida l’immersione che si svolge piuttosto quietamente riservando sorprese ad ogni angolo; siamo immersi in mezzo a banchi di Castagnole e di Castagnole Rosse, oltre ad altro novellame di varie specie, banchi di saraghi
Castagnole rosse tra le gorgonie
fasciati, qualche dentice, un paio di murene in parete, un polpo ...e dove ci sono tante castagnole ecco arrivare i Barrracuda!
Fin Tanto che ci muoviamo al riparo dei pinnacoli degli scogli la corrente è tollerabile, ma non appena fuori ci sospinge verso il mare aperto, cosa che ci costringe a “Raschiare il fondo”.
Riusciamo tuttavia, a ritornare alla catena della boa di ormeggio tutti senza colpo ferire, sia pure con un ritardatario all’appello.
Qui inizia il solito cicaleggio, “Hai visto quello?”, “Hai visto quell’altro”, “Ti ho segnalato i Barracuda!” ecc… il tutto condito da the e biscotti e qualche focaccina….
Il tempo di cambiare le bombole, ed eccoci muovere verso i Picchi di Pablo, con un apprezzabile sosta di superficie, più che necessaria; durante la precedente immersione si sono toccati i 30 metri, e nessuno di noi ha accumulato deco, ma con la prossima immersione bisognerà fare molta attenzione.
Banchi di saraghi
I Picchi di Pablo sono da un certo punto di vista un immersione piuttosto semplice,: una sola grande, splendida parete che digrada da 5-6 metri sino a 40 più o meno, l’acqua è piuttosto chiara e la visibilità più che apprezzabile.
La corrente? Quella un po’ si fa sentire, ma è gestibile, dove la parete incontra l'arenile si apre una caverna con del sedimento sul fondo e probabilmente all’interno dei gamberetti, si è deciso prima di scendere, che chi fa le riprese andrà per primo in modo da non rischiare che qualche movimento sbagliato possa sollevare del sedimento.
Questa volta io passo, sinceramente di accumulare deco non ho tutta sta gran voglia, i Picchi di Pablo saranno ancora lì l’anno prossimo e mi riprometto di visitare la caverna in quell’occasione.
La mia decisione viene ricompensata, da Massy che richiama me e Miky sulla presenza di una murena in tana sulla parete verticale a picco.

Video della murena in parete ai Picchi di Pablo (Isola d'Elba)
Clikka per il video della Murena in parete

Ancora banchi di Saraghi fasciati e qualche Sarago Pizzuto, e qualche Cernia Bruna che si scosta infastidita al nostro passaggio.
Olga, che era scesa alla grotta, poco dopo riuscirà ad immortalare uno scorfano degno di nota, mentre Carlino vigila su tutti...e sul suo computer. I primi 25-30 minuti di immersione sono passati e stiamo tutti lentamente risalendo da un po’ gradatamente lungo la parete in un sorta di zig-zag verticale, con gli occhi costantemente sui manometri e sul computer.
Il resto dell’immersione è un ozioso guardarsi intorno a quote ben più alte, circondati dalle onnipresenti Castagnole.
il nostro Carlino ...grande Dive Master
Carlino
Qualcuno di noi ha preso qualche minuto di deco da fare, era inevitabile credo, ma nulla di esagerato, la sicurezza innanzitutto.
Uno dopo l’altro cominciamo a risalire in barca, di nuovo il solito cicaleggio, “Hai visto quello?”, “Hai visto quell’altro”,...direte voi “Ma non vi stancate mai di questo?” ...no buona parte di questo sport si basa sulla condivisione dell’esperienza, è quello il fulcro che ci unisce.
Se io da solo avessi visto un barracuda e non lo avessi segnalato anche agli altri perché potessero vederlo come me, la mia gioia, la mia soddisfazione sarebbe fortemente penalizzata, mutilata, dimezzata; arriverà l’inverno, e con esso lo stop stagionale delle immersioni per la maggior parte di noi, ma non per questo smetteremo di vederci, di sentirci, di sederci attorno al tavolo di una cena, di una pizza e saremo lì a ricordare un giorno come oggi e quell’esperienza che ci ha unito ancora una volta.
Come fulmini riponiamo tutta l’attrezzatura nelle ceste, infatti è il “Pappa Time” in questo caso una sontuosa insalata di pasta fredda, salumi e formaggi  a cui facciamo onore come
Massy e Giampa
se si prospettasse una carestia :P .
Lo sguardo di alcuni di noi va alle nostre videocamere e macchine digitali, il tempo di mangiare e si scorre qualche anteprima, il tutto mentre la nostra imbarcazione, la Capo Horn, rientra a Porto Azzurro.
Si scaricano i borsoni delle attrezzature, un caffè insieme agli altri (fortunelli che si fermano anche domani) e noi tre “Forzati delle bolle”, ci apprestiamo a partire per Portoferraio, dove ci aspetta il traghetto…
Il rientro, ci vede in stato semi-comatoso, ma siamo felici e soddisfatti, in traghetto c’è chi dorme, chi aggiorna il suo stato dal cell…Poi il viaggio verso casa, interrotto da una fermata per la cena.
Un altra immersione vissuta insieme, un altra avventura da ricordare, da condividere, pensando alle prossime.




Buone Bolle



Fabrizio Gandino
"Subacqueodisuperficie"




















Attrezzatura:

Gav : OK747 Freeshark
Muta : Semistagna SeacSub 6,5 mm
Guanti : SeacSub 5 mm
Cappuccio: SeacSub 3mm
Sottomuta: Tribord 2,5 mm
Calzari: Rofos 5mm
Maschera: Italica Seac Sub
Pinne : Mares Avanti 4
Erogatori : Primo stadio Mr12 Mares + Oceanic CDX5 
                   Secondo stadio Mares rebel + SeacSub X-10
Computer: Puk Mares



Riferimenti Utili:

giovedì 11 ottobre 2018

Subacquei... gente seria - 1

In fondo al mare ci si trova un po' di tutto ormai, guerre, inquinamento, diportisti della domenica, burloni creano occasioni particolari, ed allora fai fatica a non scoppiare a ridere dentro gli erogatori.

la prima foto mi è stata inviata da un amico, il titolo potrebbe tranquillamente essere "Non ha frenato in tempo".
Quello che si vede è una moto BMW con annesso sidecar della seconda guerra mondiale, io direi perfettamente conservata.
Credo che l'immagine si commenti da sè non credete?


P.S. non ho idea di dove e chi l'abbia scattata, se avete notizie fatemelo sapere


La seconda foto è emblematica della subacquea ricreativa e di una condotta coscienziosa. È noto a tutti che durante le immersioni ci si disidrata un po' (cavolo sei circondato dall'acqua ma ti disidrati, non vi sembra una presa in giro?), il sub qui raffigurato ci sta mostrando quali sono le sue intenzioni appena riemerge, assai presumibilmente ritengo.
Molti tra voi che vi siete immersi in quelle acque avranno riconosciuto il luogo: "Lo scoglietto" dinanzi a Portoferraio, Isola d'Elba.
Ringrazio, Michele Moffa,  il sub della foto per essersi prestato.


Buoni scatti e Buone Bolle!


Fabrizio Gandino
"Subacqueodisuperficie"