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lunedì 28 gennaio 2019

Olindias phosphirica, il mio piccolo mostro di Porto Santo Stefano




“Allora... il tuo piccolo mostro forse l'ho identificato: " Olindias phosphrica"



Sono un fotografo dilettante naturalista sia di superficie che subacqueo, quindi sono abituato a meravigliarmi (sembra una contraddizione di termini), tuttavia di quando in quando, capita a volte di fare un incontro inaspettato, qualcosa di così strano ed inusuale che non smette di stupirti. Stavo rovistando tra i miei file alla ricerca di alcune foto di archivio richieste da Fabrizio Gandino per alcuni suoi progetti scolastici, quando dentro un vecchio hard disk, ho ritrovato  con sorpresa una cartella fotografica di un immersione di circa 6 anni fa.
Mi trovavo a Porto Santo Stefano... un tuffo di riscaldamento a quello del full day del giorno successivo, consultando il Dive Log Book,  so che non raggiunsi gli 8 metri di profondità.
Mi trovavo dinanzi al Diving “Costa D’argento”, caratterizzato da un fondale digradante, in cerca di cavallucci marini (Ippocampi).

Scatto di Marco MorettiFui fortunato infatti ne trovai uno da immortalare, e una marea di nudibranchi, e un Antias con le uova in bocca, insomma avevo di che essere soddisfatto e tutto questo con un immersione facile nel complesso.
Stavo ormai tornando indietro per la fine dell’immersione , quando sul fondo trovo questo strano ma bellissimo esemplare.
Questo piccolo mostro, lungo tra i 7-8 cm, inusitato come solo madre natura sa comporre certe forme e nel contempo aggraziato nei suoi movimenti in acqua.
Giusto  il tempo di 4-5 scatti, mi sposto per cercare una diversa inquadratura e purtroppo lo perdo di vista e fino a qualche tempo fa prima di rivedere questi scatti non ci ho pensato più.


Scatto di Marco MorettiEra il 25 Novembre 2018, la tribù si riuniva all’ Y-40 di Montegrotto Terme, più che altro una scusa per trovarci tutti insieme in un occasione in cui il mare era poco collaborativo e sfavorevole a quelli di noi che ancora non hanno dimestichezza con la muta stagna.
Presenti all’occasione Fabrizio, che mi aveva chiesto degli scatti e Luca Cappelli.
Mostrando le foto ad entrambi di quegli scatti dimenticati a Porto Santo Stefano, devo dire di aver acceso la loro curiosità; per il vero Luca dopo qualche primo cogitamento mi disse che assai probabilmente si trattava di un esemplare di Olindias phosphirica.
Passato il pomeriggio ci dividiamo per tornare a casa, arriva lunedì sera e il cell trilla con un messaggio in entrata da Whattapp, è Fabrizio che sarà andato a scartabellare i suoi libri di fauna marina.
Ecco cosa diceva il messaggio : “Allora... il tuo piccolo mostro forse l'ho identificato: " Olindias phosphrica" leggermente urticante, diffusa sulle coste della Tunisia, sporadicamente da noi.
Ha una tecnica di caccia particolare che mi pare compatibile con le tue immagini. Batte vigorosamente il suo ombrello per salire verso la superficie e poi si lascia cadere verso il basso estroflettendo i tentacoli x acchiappare il plancton. Secondo me potrebbe essere lei. Chiedi anche a Luca Cappelli. Scatto meraviglioso cmq. Se fosse certa l'identificazione sarebbe un bel pezzo x il blog. Grazie ancora x ieri.”

Scatto di Marco MorettiFabrizio ovviamente non sapeva che avevo già sentito Luca e che sostanzialmente confermava la sua identificazione.
L’Olindias phosphrica (Delle Chiaje, 1841) è quel che viene definito un Macroplancton, sui libri viene dato come taglia intorno ai 5 cm (un po’ di effetto lente dell’acqua e la memoria, come dimensioni ci stanno) Frequente nelle praterie marine in estate. Luminosa di notte.




Classificazione:



Blbliografia:

“Guida della FAUNA MARINA COSTIERA DEL MEDITERRANEO” - Luther Fiedler – Franco Muzzio Editore




Marco Moretti

Scatto di Salvatore Fabiano

martedì 8 gennaio 2019

Subacquei gente seria - 4

Eccoci qui di nuovo, nuovo anno e nuovi spunti, a "sto giro" parliamo guarda caso di subacquei, ed essendo noi vicini all'appennino Pistoiese, capita che ci siano tra noi chi pratica sport sulla neve e si divide con la subacquea...ogni tanto però si può entrare in confusione....







Ma tornando ad un argomento molto attuale torniamo a parlare della crisi d'astinenza che affligge  i molti che l'inverno per varie ragioni non si immergono




pronti a tutto ...pur di tornare in acqua.







concludiamo la carrellata di oggi con una piccola "presa per il fondoschiena" ai sub tecnici, e al loro bisogno di attrezzature sempre più ingombranti .

"No non stiamo partendo per una lunga vacanza. Stiamo andando a fare una giornata di immersioni. Lui deve sempre imballare tutti i pezzi di attrezzatura subacquea che possiede."

Capita spesso di notare come a furia di regolamenti e nuove normative, tutte orientate a migliorare la sicurezza, noi sub siamo spesso ridotti a dei veri e propri alberi di Natale... ma se fai immersioni tecniche....



"Subacqueodisuperficie"
Fabrizio Gandino 

sabato 5 gennaio 2019

VIDEOSUB


IL SUBACQUEO "VIDEO"

Dovete sapere che fare i video sotto la superficie del mare non è cosa di poco conto, 
anzi il conto delle attrezzature aumenta in maniera esponeziale.
Poi ci vuole un buon assetto e molta esperienza per poter fare video stabili. 
in questa foto sembro un professionista, ma devo ringraziare il mio amico e collega subacqueo,
Marco Moretti (fotosub), autore di questo scatto nella Riserva Marina di Portofino



Foto di Marco Moretti









 

Il nostro Marco Moretti in azione in mezzo ad un banco di castagnole. Scoglio delle Scole - Isola del Giglio (GR) 



Salvatore Fabiano 




Il San Pietro di Calafuria



Foto di Salvatore Fabiano
Ecco il San Pietro avvistato a Calafuria


Quest’anno passato il 2018 ha regalato a noi di questo gruppo, ed ai molti che frequentano Calafuria (LI), un bel po’ di avvistamenti di fauna sottomarina del tutto inaspettati, ma andiamo con ordine.

Salva e Florin

A giugno Elena ed io durante un immersione facile facile nei 18 metri alla prima cigliata appena fuori dal golfetto, ben infrattato tra le rocce il Cavalluccio Marino (Hippocampus hippocampus Linnaeus, 1758).
Un mesetto più tardi, durante un altra immersione, mentre rientravamo, questa volta con Yurika, Antonio, Massy ed io, i sub di una scuola di Massa ci segnalano sbracciandosi di avvicinarci a loro, meraviglia delle meraviglie sono tutti seduti sul fondale in cerchio attorno ad un metro e rotti di Rana Pescatrice (Lophius piscatorius Linnaeus, 1758).

Foto di Salvatore Fabiano
Ecco Ragazzi C'ho le prove!!!
Entrambe le volte avevo lasciato a casa la videocamera e quindi non posso mostrare foto di questi incontri, tanto che il buon Salvatore ci ha spesso perculato che senza prove fotografiche, ci eravamo inventati tutto.
Non così però è andata a lui, durante una notturna l’8 Novembre 2018 a Calafuria, nonostante la risacca ha fatto il colpo gobbo.
Durante un immersione notturna a Calafuria, insieme a Florin hanno avvistato qualcosa di raro da quelle parti: un San Pietro.
Sono circa le 23.00 quando squilla la messaggeria Whattapp del gruppo, e non solo ci comunica l’avvistamento, ma posta le foto ed il video che vedete là sotto.
Qualcuno di voi ora dirà: “Fabry ma se l’ha visto lui, perché non ha postato lui sto pezzo?”.
Dunque ...da dove inizio… oltre ad avere un fondoschiena così che fa provincia (Io il San Pietro non l'ho visto ancora), tanto da dover cambiare muta per farcelo entrare, essere un eccellente videomaker, un provetto sub, un superlativo pizzaiolo, dovete sapere che il nostro Salva è un po’ pigro per ste cose, ed alla fine mi ha detto..."Ganda un' ho tempo... fallo tu".
Ed eccomi qui quindi a scrivere per lui.

Foto di Salvatore Fabiano
Florin e il Pesce San Pietro

Il pesce San Pietro (Zeus faber, Linnaeus, 1758) è un pesce marino, esponente della famiglia Zeidae.
Nei mari italiani è abbastanza comune, ma io da quando mi immergo non ho mai avuto il piacere di vederne uno. Di solito vive su fondi mobili a sabbia o fango del piano circolitorale, tra 50 e 200 metri per quanto non siano rari avvistamenti in acque basse. E’ un nuotatore lento e vive solitario. Il suo periodo riproduttivo è la primavera, la sua dieta è costituita da altri pesci, molluschi, che cattura grazie alla sua particolare bocca.


Foto e riprese di Salvatore Fabiano






Bibliografia:
Atlante della fauna e della flora Marina dell’Adriatico nord-occidentale” Attilio Rinaldi – Editrice la Mandragora
Pesci dei mari Italiani” Paolo Manzoni – De Agostini
Guida della fauna Marina Costiera del Mediterraneo” Luther/Fiedler – Franco Muzzo Editore

Fabrizio Gandino "Subacqueodisuperficie"
per quel pigrone di
Salvatore Fabiano 




lunedì 31 dicembre 2018

Buon 2019! Un anno pieno di bolle per tutti



Buon Anno 2019
E
Tantissime buone bolle

a

Tutti


Composizione di Salvatore Fabiano

Foto di Salvatore Fabiano
Immagine di Fabrizio Gandino

Buon 2019!


Fine anno, tempo al solito di bilanci, auguri, progetti.
E in questa giornata mi piace ricordare ognuno di voi e tutti insieme.
Ognuno perché singolarmente siete persone uniche: caratteri talmente diversi tra loro, con talenti specifici. Ognuno perché ognuno di voi mi ha dato molto, in insegnamenti, nel comportamento, in spensieratezza e in riflessioni.
E tutti insieme, perché io sono una solitaria, anche in montagna vado quasi sempre da sola e in acqua non si può, ma vi ho visti, ho visto la vostra disponibilità tra voi e verso di me. Non datela per scontata: non è cosa frequente. Ho visto amicizia tra voi. Ho visto ognuno così diverso essere accolto da tutti gli altri, ognuno valorizzato nelle sue capacità e aiutato nelle sue difficoltà.
Ho visto persone singole essere capaci di essere gruppo, certo per la passione che è comune a tutti, ma anche al di fuori di essa.
Inoltre, non nego che fare le cose da soli sia bello, ma condividere le emozioni vissute insieme è un’altra cosa.
A me vedere tutto questo dà gioia e serenità.
Lasciatemi un saluto particolare per Simonetta: ci sei sempre, pur non entrando in acqua. Certo ti piace il sole e l’aria del mare. Ma ci sei, controlli la posizione di chi si è immerso, non ti fai banalmente i cavoli tuoi. E per me sapere che quando esco ti ritrovo lì e domandi com’è andata e ti interessi è motivo di allegria ulteriore e di tranquillità. Quindi grazie Simo!

A voi che leggete auguro di trovare o essere in un gruppo di questo questo tipo, con persone tanto pazze fuori dall’acqua come attente e coscienziose in immersione.
A tutti un augurio di un 2019 che riempia i vostri occhi di bellezza.



Elena


DiveSystem , quando un lavoro diviene passione e amore per la qualità


Ok chiariamo subito, non mi hanno pagato :)
Era il 15 di Dicembre 2018, Massy, Miky Elena ed io ci siamo messi in viaggio alla volta di Follonica, meta la sede della DiveSystem.



Avevo visto per diverse volte di filea il loro stand al centro dell’Eudi Show a Bologna, e avevo acquistato presso di loro molti dei miei accessori, e poi dai, non v’è modo migliore di conoscere la propria attrezzatura che vedere come viene prodotta.
L’azienda sorge nella zona industriale di Valpiana, un paio di capannoni in una zona piuttosto anonima; un vecchio detto recita che il vino buono è custodito nelle botti piccole, e le apparenze qui ingannano.
Il signor Zazzeri e sua moglie ci attendono per questa apertura straordinaria,
dandoci un caldo benvenuto, non manchiamo di notare il casotto con la bandiera rossa con striscia bianca dei sub e la piscina adiacente.
L’androne dell’azienda è anche il loro atrio espositivo con tutte le loro produzioni e fiori all’occhiello, tutto è permeato da quel familiare odore di neopreme, caro ad ogni subacqueo che si rispetti; qui prendiamo visione della gamma dei prodotti: gav, computer, torce, reel, pinne, erogatori.
Paolo Zazzeri da buon anfitrione, non ci accoglie come clienti, ma come ospiti, e come ogni ottimo padrone di casa ci apre le
porte dei suoi laboratori, ci mostra con una sorta di orgoglio tangibile, vani, i macchinari, i materiali usati nella sua azienda.
Quando passione ed esperienza si incontrano il risultato è a dir poco sorprendente e questo traspare nelle sue parole, mentre ci invita a toccare con mano i fogli di neopreme, i tessuti che compongono i gav, le mute, mentre ci spiega come vengono assemblati, grandi prodotti che costituiscono la basa per la fama di un grande marchio.
La lungimiranza di un innovatore unita alla passione di un artigiano e il tutto cucito insieme saldamente da un amore per il mare esattamente come i fogli di tessuto delle sue mute e gav.
Nell’esposizione è impossibile non notare le mute personalizzate destinate a organi di pubblica sicurezza e non solo, DiveSystem è fornitore ufficiale dei carabinieri subacquei, della marina militare italiana, del nono reggimento assaltatori Col Moschin, del reggimento lagunari ‘Serenissima’, dei sommozzatori della polizia di stato, guardia costiera, dei vigili del fuoco Italiani e Bomberos spagnoli e Dio solo sa di chi altri in giro per l’Europa .
Il marchio DiveSystem è sinonimo di garanzia ed affidabilità in Europa nel proprio, una piccola azienda che si è fatta un grande nome non tanto con i
numeri quanto con una qualità che è ampiamente riconosciuta nel settore.
Ci viene spiegato come ogni fase della produzione debba rispondere a degli standard rigorosi e come il personale sia preparato e coinvolto in ogni passaggio produttivo.
Paolo Zazzeri ci intrattiene raccontandoci gli esordi della sua attività con emozione ed orgoglio, che credo solo un altro subacqueo possa pienamente capire (anche se si tratta del sottoscritto con molta molta meno esperienza).
Tornando a noi, ci facciamo il giro guidato apprendendo le tecniche di costruzione ed assemblaggio delle loro mute.
Personalmente io non manco di notarne una assai particolare, con una specie di “Termosifone” all’interno, destinata ai lavoratori subacquei in acqua assai fredde, ma noi siamo qui per Massy, la sua muta stagna, dopo averlo servito fedelmente per diversi anni, ora ha bisogno di essere sostituita, e noi siamo qui per questo.


Però...si però...c’è sempre un però...sia io che Miky la muta stagna ancora non l’abbiamo...ed allora, beh vuoi non farti prendere le misure?...si perché qui, la precisione e la cura sono a dir poco maniacali e affinché le mute calzino come una seconda pelle.
Ok ok...l’occasione fa il sub stagno, ci salutiamo promettendoci di rivederci all’Eudi Show di marzo per ritirare le nostre mute.

Buone bolle!



Fabrizio Gandino
"Subacqueodisuperficie"